Book of shadows

Il futurismo dei Ferraresi è il più attivo e conosciuto in Italia!!!


Azione Futurista Ferrara vola in ItaliaE' il gruppo culturale ferrarese in sinergia con Rossotrevi e più noto in Italia ma censurato dal Pd a Ferrara!
A Ferrara, città d’arte…., l’alternativa culturale, risultati o meno poco importa ai mandarini politici, culturali e-o mediatici del PD al potere, non necessariamente politica, ma semplicemente in quanto tale, a Ferrara non è lecita. Libera di esprimersi solo con i propri mezzi, ma tabula rasa a livello di comunicazione istituzionale o mediatico-ufficiale!Attraverso-la casta Pd a Ferrara- la sua rete istituzionale e mediatica, con un tam tam o veline più o meno tacito, semplicemente rivelatore sulla reale libera informazione e libera cultura a Ferrara…Esistono dei limiti nella repressione culturale anche nei tempi democratici dove la repressione, ovvio, assume strategie oppressive relative, basate magari semplicemente sulla censura delle notizie o il silenzio istituzionale, addetti alla cultura in carica et similia: l’autoritarismo letteralmente democratico in tal senso a Ferrara (patria di Dario Franceschini e capitale del cattocomunismo) da diverso tempo colpisce in particolare il gruppo futurista ferrarese.Peccato che Azione Futurista Ferrara, in sinergia diretta con il celebre Graziano Cecchini Rossotrevi, non Pinco Pallino o i vari mandarini ferraresi (Venturi, Baratelli e tutta la casta ferrarese, sconosciuta persino ai ferraresi che votano PD!) sia nei fatti la realtà creativa culturale ferrarese più nota in Italia. …Non solo per la sinergia diretta con Rossotrevi, ma perchè i vari Futurguerra, Zairo Ferrante, Maurizio Ganzaroli e Giovanni Tuzet sono i curatori del cosiddetto LLF, Laboratorio Letteratura Futurista, uno dei laboratori dell’AIT, Associazione Italiana Transumanisti (sede centrale Milano), vale a dire una delle associazioni culturali scientifiche italiane più note, anche a livello internazionale, navicella nazionale di Humanity + (ex WTA), ovvero scienziati intellettuali futuribili noti in tutto il pianeta, persino dalla Nasa e dalla Cia (Nick Bostrom ad esempio).Peccato che il gruppo futurista ferrarese da diverso tempo curi un paio di webzine futuristiche, un giornale on line futurista, ferrarese ma di respiro nazionale, una casa editrice on line, attività ufficiale di tale laboratorio transumanista!Peccato che i futuristi ferraresi siano anche in certo modo interfacciati con i geniali netfuturisti del web, noti anche in Germania, giovani nativi digitali doc…Peccato che lo scorso 20 2 proprio Ferrara fu sede dell’unico centenario futurista non celebrativo ma propulsivo dei futuristi attualmente attivi (i futuristi ferrarese, i transumanisti, Graziano Cecchini, i connettivisti scrittori di fantascienza, gli stessi pittori futuristi del secondo novecento Fiore e Savonari, il performer bolognese Zekkini eccetera): serata convegno/video evidenziato da Rai Due in Il Futuro del Futurismo (Palco e Retropalco) il 19 2 sera del 2009, tra i 7/8 centenari del futurismo più importanti.Ebbene a tutt’oggi, nei siti istituzionali e nella stampa ferrarese cartcaea (unica eccezione infatti il quotidiano on line di Ferrara, estense com, oltre al periodico Nuovo Corriere Padano del Pdl Ferrara) non ci sono notizie su quanto sopra! Dal centenario (con il Comune di Ferrara persino tra i patrocinanti ed evento a costo zero per quest’ultimo rilanciato come accennato dai media nazionali più importanti!) alle webzine alla casa editrice on line e tutto quanto.Al massimo, ad essere persino scrupolosi all’eccesso, la stampa cartacea si è degnata di notizie proprio minime, sul centenario, persino sballate (la Nuova Ferrara non ha citato i curatori futuristi ferraresi, solo una rettifica il giorno dopo e per giunta con errori da oratorio). Un paio di notizie infine sui primissimi numeri delle webzine Futurismo 2009 e Sands From Mars. Insomma al 99% censura totale…..La Nuova Ferrara, Cronaca Comune o altri fogli istituzionali, in quanto evidentemente per costoro il futurismo è ancora sinonimo di fascismo o destrorsi secondo la patetica vulgata di certa storia dell’arte, per la cronaca, oggi sopravvissuta solo a Ferrara!Il Resto del Carlino, per querelle precedenti e per -evidentemente- criteri professionali basati non sul dovere dell’informazione oggettiva ma sulla caratterologia personale di alcuni direttori o redattori…. (???!): sempre per onestà intellettuale, quantomeno il Carlino stesso non censura e anzi manda professionalmente alcune notizie relative magari al percorso soggettivo del promotore storico del futurismo ferrarese, ovvero Futurguerra, un paio di volumi di rilievo nazionale, uno a cura anche proprio dei futurologi transumanisti (con lo stesso Graziano Cecchini).Clamorosa ad esempio recente – tutta la stampa cartacea ferrarese- la notizia non mandata peraltro su un volume di quest’ultimi a più voci, con autori prestigiosi (oltre allo stesso Campa presidente dell’AIT e sociologo della scienza) Divenire IV, quali Gianni Vattimo, Aldo Schiavone (ex direttore Gramsci!) Remi Sussan, Max More (leader mondiale del movimento transumanista), Mario Pireddu (e gente del genere) con incluso il ferrarese Futurguerra, ma evidentemente per il PD Ferrara e certi pennivendoli tale solo per l’anagrafe!).Ancor più grave è il silenzio assoluto del’Assessore alla Cultura in carica Massimo Maisto, puntualmente informato, su tutte le iniziative dei futuristi ferraresi…il chè la dice lunga sulla credibilità ormai anche politica del succitato…Resta il fatto che globalmente, il gruppo culturale ferrarese è il più più noto in Italia, in situazioni prestigiose sconosciute a qualsivoglia altro gruppo culturale stesso di Ferrara: nei fatti come già evidenziato, si tratta di sinergie non solo strettamente artistiche (come ad esempio il Teatro Nucleo e qualche altra associazione ferrarese di rilievo nazionale-ma appunto solo estetica…), ma persino culturali-scientifiche persino internazionali!Solo provincialismo? Parlare di futurismo e poesia scientifica o transumanesimo a Ferrara, città dove la CGL sciopera ancora per Pomigliano, dove gli addetti alla cultura e il PD sono tutti convinti di vivere in un regime berlusconiano che condiziona la gente con le onde elettromagnetiche della Televisione, è linguaggio-per dirla con Alvin Toffler, troppo elettrochoc per una città cenerentola in economia in Regione e fondamentalmente un villaggio bellissimo, rinascimentale, ma appunto poco incline alla modernità?O - al contrario- una rimozione ideologica – necessaria alla casta Ferrara- incapace di concepire un’alternativa culturale, non istituzionale, neppure burocraticizzata, semplicemente tecnoanarchica, riflesso ancor più grave appunto, non solo di censure ideologiche di stampo classico ma proprio di psicomunismo, di vero e proprio passatismo mentale, degno d’indagini antropologiche e debordante la sfera squisitamente estetico-sociale-politica?In fondo che dissero o dicono i vari De Pisis o Vittorio Sgarbi’“Ferrara palude mefitica” (De Pisis)…. “ Ferrara città immobile” (Sgarbi).Che disse invece Marinetti, addirittura nel manifesto di fondazione del Futurismo?“ “… Come i villaggi in festa che il Po straripato squassa e sradica d’improvviso, per trascinarli fino al mare, sulle cascate e attraverso i gorghi di un diluvio…”Metaforicamente, questo, se ci sarà, è la ricetta per il Futuro di Ferrara, ultima cittadella cattocomunista, ma da sempre, oltre al suo Rinascimento/Medioevo storici, ricca di un magma creativo culturale e artistico (a volte persino istituzionale…. si vedano i veri grandi eventi di Ferrara “moderna”, dal Centro Video Arte ed eredi attuali (la rassegna The Scientist), Ferrara sotto le Stelle (per la cultura rock pop), il Buskers Festival (per l’arte di strada).Le mura di Ferrara, però, vanno trasvolate, come fanno, piaccia o meno, i futuristi ferraresi!