IL PETTIROSSO

MADRE...


 
  La Madre era oramai perduta o..forse era la Madre per la prima volta nella sua vita.Non era sicura.Era tutt’un altro sentire la Vita questa consapevolezza che la travolgeva e le faceva sentire leggera come una piuma.Si.Perche era cosi che si sentiva.Trasportata dalle parole delle persone che incontrava nel suo viaggio,da loro sguardi,le inclinazioni delle rughe che portavano sul viso,dai gesti delle loro mani o semplicemente da loro silenzi,palpebre su chiuse e i sguardi persi chi sa nel quale pensiero,ricordo, forse, di quello che fu.La Madre era influenzata nel proprio sentire anche dalle cose le circondavano.Da alberi silenti ma rumorosi nel loro fruscio delle foglie d’estate,nel malinconico staccarsi dai rami in autunno ,scricchiolio delle dita rugose in inverno e poi,appena percepibile ma non meno forte ,quel timido e insicuro sbocciare delle gemme in primavera..Anche i sassi,sparsi lungo la Via che attendeva avevano un significato.Erano posizionati li,a caso ,credevano i Uomini, pronti a farli inciampare e cadere se necessario,ma Lei ora capiva chiaramente che non era cosi e che tutto aveva una funzione in questo Mondo bizzarro e variopinto che le capito di osservare.Per la prima volta Lei ,dopo tanti anni si senti felice.La Terra è un posto dove vale penna di fermarsi,penso.E magari aiutare quelli Uomini che si sono dimenticati di correre scalzi sopra un manto verde e fresco a ricordare di nuovo la carezza di quelli teneri getti sotto la pianta del piede. Farli tornare il desiderio di correre di nuovo.Perche tutto è possibile sulla Terra.Qua i sogni diventano la realtà.Basta volerlo.La Madre si rese conto che c’è Una unica preziosa cosa che vale penna di salvare nei gelidi itinerari che le impose l’Universo…La Vita.N.