IL PETTIROSSO

IL PENSIERO...


 Passiamo la vita intera ,noi umani, a cercare di liberare il Pensiero della sua gabbia –cranio, dove medesimo, come una belva selvaggia, rimbalza contro le pareti ossee non lasciandoci mai un minimo di tregua. Vuole essere liberato il Pensiero. Vorrebbe  spiccare in volo, vorrebbe confondersi con il mare più profondo  e  con il vento lieve, vorrebbe ondeggiare ,sotto il sole, sulle punte del grano giovane ,vorrebbe essere la luce argentea della Luna e il bagliore d’orato  di lontane stelle.È furibondo ,il Pensiero, è arrabbiato perché non facciamo altro che illuderlo ,promettendo gli la libertà se si piega alla  manipolazione, a trasformazione che noi abbiamo deciso di sottoporlo. Cosi, il Pensiero diventa a sua volta la parola, la voce, l’immagine o peggio ancora ,la materia in stato puro.Che destino strano li hanno riservato i uomini. Sottoposto perennemente a una attenta osservazione, a giudizio, analisi, a critica.Approvato.Negato.Aplaudito.Ripudiato.Assorbito.Dimenticato… Solo  Dio può considerarsi sodisfatto di aver  trovato il modo per far libero il Pensiero, essendone certo nel stesso momento che  il Pensero stesso non avrebbe avuto solo che una meta ,uno scopo preciso. Quello di tornare al luogo, alla entità da quale si era allontanato…