C’era una volta un ragno . Era seduto sopra un lungo ramo di un albero secolare e adocchiava sotto di se un posticino adatto per fare la ragnatela. Quando decise il posto, un arbusto adatto, trovando coraggio necessario , si calò in profondità lungo un filo spesso e robusto. Lavorò tutto il giorno e tesse la ragnatela più bella e grande che abbia mai fatto. A calar del sole fini finalmente di lavorare e si mise a riposare contento e sodisfatto del lavoro svolto. Nei prossimi giorni catturò molte prede ,era sempre occupato, dal mattino fino alla sera, non aveva mai un minuto libero per se ,tra le corse lungo i fili di seta con i quali era fatta la sua magnifica casa e quando, raramente ,capitava un momento di pace lo dedicava a contemplazione e ammirazione di ciò che aveva accumulato in dispensa ,le ricchezze e popolarità che aveva raggiunto fra i suoi simili …Un giorno capitò di fronte un filo che si ergeva verso il cielo. Cosa mai servirà questo filo, pensava, è inutile, sottile è debole oramai, meglio sbarazzarsene . Cosi decise e tagliò il filo. In quel momento ,tutta la ragnatela li crollò addosso, lo avvolse come un straccio bagnato, più si agitava intento di liberarsi più si impigliava nella propria rete e alla fine soffocò e mori. Si era completamente dimenticato che quel filo reggeva tutto quanto in piedi, perfino la sua medesima vita e ciò che era più importante è che quel filo era unico collegamento diretto con la sua originale dimora ,la su ,nella cima di un albero secolare…[anonimo]