È vero ,le canzoni della nostra adolescenza sono quelle che ci suscitano ancora l’emozione forte. Pare che gli anni interessati dal “urto di reminiscenza” coincidono con quelli in cui avvertiamo «la progressiva affermazione di una personalità solida e duratura». Alcune canzoni compongono un ricordo di per sé, e quindi si fissano spontaneamente nella memoria. La musica che suonava di sottofondo ,che ci ha accompagnato nei alcuni cruciali momenti della nostra vita resta attaccata a quel ricordo e guadagna un po’ del suo significato.Da adulti abbiamo realizzato che medesimo momento non fu poi tanto significativo. Ma anche quando l’importanza del ricordo stesso svanisce, il senso di piacere relativo a quella cosa resta attaccato alla musica che c’era in sottofondo.Il studio sulla scansione delle attività cerebrali ha mostrato che le nostre canzoni preferite stimolano le regioni del cervello che regolano il piacere e che rilasciano dopamina, serotonina, ossitocina e altri elementi neurochimici che ci fanno sentire bene.Cosi da grandi ,ascoltando una particolare canzone, ci rituffiamo in quel magico momento di adolescenza e stiamo bene…almeno per un po’…