Il titolo del post , l’evocativo nome con il quale l’artista britannica Jane Perkins chiama sue opere create esclusivamente con bottoni, tappi, giocattoli e altri piccoli oggetti di plastica in disuso. Un lavoro di ricerca, il suo, che procede dalla paziente raccolta di materiali nei luoghi più insoliti e che, successivamente, prosegue all'accurata combinazione ed organizzazione del capolavoro prescelto.
Si tratta di lavori che devono essere visti su due livelli: da lontano per vedere l'intera persona e da vicino per identificare i materiali usati. Tutto è utilizzato della giusta misura, forma e colore: giochi, conchiglie, bottoni, perline, gioielleria, ganci per tende e così via.
Nessun colore è aggiunto, sono gli oggetti stessi che donano cromatismo all'opera.
Jane Perkins ha lavorato come infermiera a Londra per 17 anni. Dopo altri dieci anni trascorsi come madre full-time ha deciso di sviluppare il suo potenziale creativo, conseguendo un diploma in Textiles nel 2006. Ama l'arte e in particolare il suo essere fonte di divertimento e di scoperte inattese.
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