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IL PETTIROSSO

..sopra un cristallo azzurro giocava al fiume la mia anima..(F.G.Lorca)

 

 

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QUANDO RIDERE ERA UN TABÙ ...

Post n°957 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da zanna1999

  Non ho avuto un inizio della vita  serena per quanto mi riguarda .

Il primissimo ricordo fu quello di muro bianco della camera dei genitori, nella quale era posto anche il mio lettino, mia madre che sbatte la testa contro la parete candida dopo aver preso un schiaffo da mio padre , probabilmente ubriaco, i rivoli di sangue che sporcano  il pavimento fatto di tavole di legno consumate .

Non ho mai compreso quel gesto cosi crudo e terrificante, per  tanti anni  che seguirono ho sognato la scena e mi svegliavo sempre con terrore che capiti di nuovo. Per fortuna ,la mia paura era infondata e non ho mai più assistito a un episodio simile. Non posso essere sicura che non succedeva, di nascosto, lontano dai miei occhi ,perché la mamma era spesso pensierosa e stanca, taciturna e poco propensa a ridere.


Riso spontaneo e cristallino, a voce alta, quello che ti fa scendere le lacrime sulle guance  era una cosa rara nella mia casa. Mi ricordo benissimo quel giorno che  la mamma era impegnata a fare una golosa torta e che poi non sodisfatta del decoro che aveva fatto mi allungo “sac a poche”, l’attrezzo che serve per la guarnizione della torta con la crema   e mi incoraggiò a continuare.

Il risultato fu una torta “spettinata”, sembrava un riccio, non degna di un sguardo  di grande chef che calcano la scena televisiva oggi  ma fu più bella torta che ho mai visto anche perché ci siamo fatte tante di quelle risate ,la mamma e io, la crema di nocciole era finita sui nostri vestiti, capelli e perfino su i mobili della cucina. Fu un momento memorabile.


Un altro episodio simile  di riso che trascina successe solo tanti anni dopo, questa volta con la  sorellina ,di sera, prima di addormentarci scoppiamo a ridere senza un motivo valido , lei sparava delle sciocchezze senza senso e non riuscimmo a fermarci nemmeno quando il nostro padre urlo di smetterla dalla stanza accanto. Insomma il riso ad alta voce fu un tabù a casa mia e forse per questo mi trattengo a volte anche oggi ad esternare questa emozione  ma vi garantisco che rido, rido con gusto , rido con il cuore.


 Rido  guardando le mie vecchie fotografie dove risultò sempre seria, una serietà impostata per non mostrare i miei dentoni da coniglia, un'altra cosa che a mio padre non piaceva e che mi ricordava sempre con la odiosa frase :“Chiudi , quella bocca.”


Lo so, non vi farà ridere questa mia storia  ma io sono serena e sorrido, questa volta di fronte al schermo del pc con la leggerezza nel anima e il sollievo per aver finalmente trovato il coraggio di dire le cose come stavano e che tenevo dentro per lungo tempo…

 

 

 

 *(Ogni riferimento a persone realmente esistite è puramente casuale.)

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Commenti al Post:
woodenship
woodenship il 13/02/15 alle 20:52 via WEB
Rido anch'io amica mia,rido di cuore,perchè in queste tue parole colgo un senso di liberazione e di bellezza,oltrte che di leggerezza.Quella leggerezza che,senza la quale,ci ridurrebbe simili a grigi personaggi di bruttissime storie piatte,tragiche e niose......Complimenti per il gusto per la narrazione che affascina e commuove........Un bacio grandissimo ed una carezza di sole tiepido............W........
 
 
zanna1999
zanna1999 il 14/02/15 alle 07:11 via WEB
Stavo pensando come prima o poi arriva il momento della nostra vita che ti giri e osservi le scene accadute tanti anni fa con un certo distacco e non ti fanno più male . Metabolizzi accaduto e vai avanti con più serenità. Purtroppo la violenza domestica esiste in una buona percentuale delle famiglie e a volte è difficile riconoscerla e soprattutto e difficile parlarci per chi la subisce. I bambini in primis. Restano segnati psicologicamente e se non trovano una valvola di sfogo soffrono a vita … buon sabato, Capitano e grazie del apprezzamento , lo sai che sei un punto di riferimento più importante per me quando si tratta di scarabocchi letterali in quali mi cimento con tanta passione …
 
diogene51
diogene51 il 13/02/15 alle 23:40 via WEB
Che bella questa liberazione... Ti dirò che forse una volta si rideva meno, almeno io non ricordo un'infanzia spensierata e ridanciana. Anche a casa nostra l'ambiente era piuttosto severo anche se qualche volta si rideva, naturalmente. Le effusioni erano piuttosto rare, tanto che io non ho mai avuto il ricordo di un'infanzia felice. Da bambino, da ragazzino, ho sempre desiderato diventare grande... Buonanotte!
 
 
zanna1999
zanna1999 il 14/02/15 alle 07:25 via WEB
Forse era cosi perché i padri erano anche loro cresciuti senza tante carezze, non hanno “imparato” la gentilezza e la compressione. I figli talvolta dovevano lavorare duro per contribuire al stato economico della famiglia. Le madri poi si sottoponevano alla guida despota di uomo di casa senza minima ribellione …altri tempi. Oggi la situazione è cambiata , i figli sono più tutelati . A differenza del “padre orco” che non ha mai pronunciato una parola di amore verso la figlia in tutti questi anni ci sono dei papa che lo dicono ogni giorno a propri figli…, con i gesti e con le parole .Renato, anche io sognavo di crescere in fretta e andarmene da casa ,cosa che ho fatto appena compiuti diciotto anni… serena giornata :-)
 
luce78_2
luce78_2 il 14/02/15 alle 03:06 via WEB
Ciao Natasha, una carezza Lidia
 
 
zanna1999
zanna1999 il 14/02/15 alle 07:26 via WEB
Ricambio con il cuore. Grazie , Lidia :-)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 14/02/15 alle 12:48 via WEB
Le immagini riportate, quelle da te descritte, sono esattamente quelle che si definiscono indelebili. Sono nei nostri cuori, nelle nostre anime e nelle nostre teste. Al contrario di tanti altri flashback che spesso ritornano ma poi col tempo scompaiono definitivamente, queste sono troppo incisive, troppo sentite, per cui restano là nella memoria a ricordare il tempo quando anche una risata, una risata proibita e vietata, poteva, in tanto drammatico vissuto, creare la piccola isola di felicità: piccola e destinata a scomparire alla prima grossa mareggiata. Ti abbraccio Nat, una dolce giornata.
 
catanzarogiusep50_1
catanzarogiusep50_1 il 14/02/15 alle 15:41 via WEB
Questa mattina, avevo scritto mettà commento quando mi ha chiamato mia moglie e siamo usciti. Dicevo: I nostri genitori non sapevano ridere perchè la guerra aveva tolto loro il sorriso e data tanta responsabilità, quella che cercavano d'inculcare anche a noi. Io sono cresciuto triste e timido, non avevi il padre accanto, ma lo puo ileggere in : "ACCADDE UNA MATTINA" la mia biografia sul blog. Non ho subito mai violenze fisiche, ma morali si e anche quelle fanno male, ancora oggi ridere non mi viene spontaneo, ma con la giusta compagnia si, anche se il mio essere di spirito è sempre impacciato. Raccontare di se fa bene aiuta a superare le difficoltà e a tenere meno scheletri negli armadi! Buon San Valentino, un abbraccio, Pino <3 :)
 
piccola_e_dolce
piccola_e_dolce il 19/02/15 alle 21:57 via WEB
Un abbraccio sincero ed una carezza sul cuore :-)
 
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