Creato da zanna1999 il 05/04/2010

IL PETTIROSSO

..sopra un cristallo azzurro giocava al fiume la mia anima..(F.G.Lorca)

 

Messaggi di Gennaio 2015

FREQUENZA …

Post n°952 pubblicato il 23 Gennaio 2015 da zanna1999

 

...dell' universo...

 

 

 
 
 

VOLA...

Post n°951 pubblicato il 21 Gennaio 2015 da zanna1999

 

 

 

Mettersi apposto.

In riga ,dico.

Omologarsi dentro la massa.

Mi sta stretto.

Perché non condivido ciò che la massa pretende.

E sono stanco.

Vagabondo in cerca di un sentiero prestabilitomi tanti anni fa ma che sta sfumando di fronte ai occhi.

Invidio.

Invidio assai chi può sbirciare ,lucido, nel futuro. Perché io, ora , non ci riesco più.

Ho visto abbastanza…

Volevo arrivare a quel punto , del futuro, che mi confermava che sarà come era predisposto in principio  ma non lo trovato.

Tempo mi permette di andare addietro al preciso momento dove mi hai lasciato , di rivivere l’esperienza di prima boccata di ossigeno che mi permise di sentirmi vivo, tutta la  STORIA della umanità ma …avanti…avanti…io non riesco a scorgere il punto di arresto.

THE END in stile “ è vissero felici e contenti” .

Forse perché non esiste?

Il futuro sarà dei giovani. E io non sono più tanto giovane, fisicamente parlando.

Che , cacchio vuol dire?

Che per me è GAME OVER ?

Eh, va bene .

A vent’ anni   non capivo quanto era importante di cercare di  tenere in vita  tutti i miei neuroni  che avevo in disposizione ,che poi mi avrebbero permesso  di crearmi una

VITA DI SUCESSO

Ora , alle porte di quarantaquattro, lo capito.

E sai cosa ti dico? Non mi arrendo.

Noi non siamo la MATERIA

Deperibile carne, intrappolata nella prigione delle nostre paure , dei nostri ERRORI.

Scelte che non ci  hanno permesso di arrivare dove era prestabilito.

Io sono  di più.

TU  SEI DI PIÙ .

Allora ?

Stai ancora li a pensarci?

VOLA!

 

 

 
 
 

CONNETTI/DISCONNETTI...

Post n°950 pubblicato il 19 Gennaio 2015 da zanna1999

 


04.30 h


Connetti.

 La realtà  frigida scivola
dai vetri  in forma di
lacrime ghiacciate.

Palpebre cercano di
trattenere  l’ immagine di
paesaggio collinare,
fugge tra le ciglia
 il giaciglio  solo a me noto.


La sentinella  una vecchia  quercia
dimora perenne
dei sogni futuri.

Connetti.

In marcia.
In marcia.
In marcia.


“Pancia dentro, fuori quel petto, dritta con le spalle. Il monito dei genitori. Loro, i primi a stare tutti storti.”

  Disconnetti.

 

N.


 
 
 

GIORNATA DEL MIGRANTE…

Post n°949 pubblicato il 18 Gennaio 2015 da zanna1999


Io songu nu migrante
lasso la mia terra, e li sapuri,
la famiglia e li surrisi.
Me ne vaco sulo, co li duluri,
co li panni cunsumati e la speranza intu dumani.
Chillu ca mi resta songu le mi mani,
pi costruire oggi le case di signuri
e dimani l’avvenire insieme a li mei cari
Io songu nu migrante, io non vulia viaggiare.
La fatica nun ci stava e nimmeno lu pane
ai mei figli che ci donco pe mangiare?
Hanno ditto ca ci stava brava gente
e vui mi chiamate criminale,
ma mi pagate nu salario che manco a nu maiale.
Li cumpari mei morono come li muschilli
e ci stanno pure chilli ca pe non crepare
accumenciano arrubare a li padruni.
Iddi si crerono duri, ma sono sulo pisciaturi
perché lo dicia mia madre
ca è co lu sudore c’abbisogna campare.
Io songu nu migrante e travaglio per vossia,
niente tenia e niente tengo, solo l’ossa,
ca la carne s’è consumata,
mi restano li figli e la pacienza
ca per la vita mia è morta pure la speranza.


(anonimo migrante del'900)

 

 

Eppure ogni notte
prima di ogni partenza
il buio s’accendeva di mille lune
accoglieva il calore di sogni
che fiorivano
prima che le tenebre portassero nuove paure
prima che
altre navi
annegassero altro futuro
prima che
i trafficanti
portassero altra morte.


(Anna Albertano)

 

 

Mi dissero “vai”.


Io ci credevo ad un mondo fratello, alla vita…


Mi dissero "vai" questa sarà la tua battaglia, combattila anche per noi, tu andrai per mare, non temere il mare di cui siamo figli anche se nati fra due sponde!


Ed io salpai: l’anima raccolta fra le mani, ed un sacchetto di semi

[da germogliare nella terra che amorevolmente avrei vangato al di là del nostro mare].


 ( Grazia Maria Pellecchia)

 

 
 
 

SPERARE...

Post n°948 pubblicato il 08 Gennaio 2015 da zanna1999

 

Il futuro ,per noi, avrà  in serbo
un Tempo  di Pace?

Resisteremmo  alla gravità del male che
  schiaccia e  consuma  i passi,
al cuore che tace,
agli occhi velati?

 Esiste ancora
da qualche parte quel
granello  di quiete,
il  silenzio audace,
bluastro,
l’aura degli uomini  soddisfatti ?

 Va  consumandosi  l’energia vitale a
placar’ le anime in conflitto.

Svanisce la linfa preziosa che
tiene  lo scheletro dritto
rendendolo
sempre più curvo sotto
la  parola mor(t)ale che
 trasmuta con il  passar dei anni
in un unico verbo.

Sperare.

 

N.

 
 
 

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