in viaggio

guardare e vedere, due modi di compiere il viaggio


La stanza è ordinata, pulita, essenziale, scarna, impersonale, un luogo non luogo, privo di qualsivoglia identità…., potrebbe essere abitato da chiunque, o disabitato da chiunque, la sensazione è che non ci sia differenza,.Mi avvicino alla finestra, tende bianche isolano dall’esterno…volto le spalle alla stanza, è un gesto ma anche una dichiarazione simbolica di rifiuto, di estraneità…apro le tende con un gesto netto, come se fosse vitale per ritrovare il ritmico  fluire del respiro…grate…già, non ci avevo pensato…ma come potrebbe essere altrimenti….anche se il freddo è pungente spalanco le finestre, concentro lo sguardo all’esterno, chiedo ai miei occhi di ignorare le sbarre…di andare oltre…e lo sguardo libero di muoversi si trova davanti la spettacolare vista della collina….spazio aperto dove lo sguardo si perde….una gamma infinita di grigi compone il cielo, come un mantello di morbido e cangiante velluto poggiato con noncuranza sulle spalle di una splendida donna, verdi terrazze erbose, ancora ammantate di neve in cui si intuisce però la fremente attesa della primavera, rinascita, tepore, nuova vita, tetti, tetti da connotati antichi, barocchi, un solitario uccello in volo, chissà…forse un nibbio, forse semplicemente un gabbiano, una torre campanaria, da cui, più che sentire, si intuisce un suono che si diffonde nello spazio aperto, un ripetitore lontano, stona, ma anche lui ha la sua ambizione d’ infinito, svetta verso l’alto, quasi sfiora il cielo….quasi fossero modellini mossi su di un plastico appaiono lontane le piccole sagome delle auto che salgono e scendono sull'asfalto che pare uno scuro nastro civettuolo…la vita, la vita è fuori…all’esterno di questo luogo sospeso nel silenzio, nell’attesa, nel nulla…chiudo le finestre, i gesti sono repentini, in un lampo sono fuori dalla stanza, la mia visita, pressoché inutile, è terminata, non mi volto, corridoi, ascensori, l’esterno, la mia auto… mi allontano decisa, ho fretta di raggiungere la mia piccola casa in città, non c’è una vista così bella è vero….è molto di più, è la splendida vista su un cortile colmo di quotidianità,…, non vedo l’ora di avvicinarmi alle mie tende gialle, aprire e respirare….non ci sono sbarre alle mie finestre…