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IN VINO VERITAS


Da sempre si sa che la musica ha un effetto benefico, rasserena, consola, fa prendere le distanze dai piccoli affanni, ricongiunge con il divino dentro di noi, migliora la qualità della vita.Mozart è utilizzato in musicoterapia, e con ottimi risultati, per cui pensare che possa contribuire a rendere migliore il vino non può che trovarmi favorevolmente entusiasta, da sempre penso che gustare uno splendido rosso servito in un trasparente baloon mentre ascolto dell’ottima musica sia la prova che dio esiste…armonia allo stato puro.Un produttore di vini toscano, amante del buon vino e della buona musica, ha avuto l’idea di coltivare le sue vigne, con un nuovo progetto musical-enologico: ha infatti "sonorizzato" prima le cantine e poi tutte le vigne, installando delle speciali casse acustiche, resistenti alle intemperie, fatte costruire apposta da un ingegnere svizzero, che diffondono costantemente musica classica tra i filari (soprattutto Mozart e Tchaikovsky, ma ora sta sperimentando Brahms e Liszt), parrebbe poi, che a seconda del periodo (fogliazione, maturazione, ecc) utilizzi un compositore piuttosto che un altro.Sembra che il vino prodotto in questo modo sia davvero più buono e questo innegabile risultato è oggetto di uno studio universitario.Il produttore dei vini dichiara che le vigne coltivate a suon di Mozart hanno ricevuto effetti biodinamici benefici sulle foglie e sulle radici, su parassiti e volatili, nonché su lieviti ed enzimi: che la musica insomma, influisce beneficamente sull’intero processo vitale della vite e del vino.Le sue piante sembrano crescere più forti e più velocemente. La musica allontana i parassiti, i batteri e la muffa. Inoltre, i grappoli di San Giovese maturano in poco più di 10 giorni, mentre normalmente la maturazione supera i 20 giorni. Per non parlare della meravigliosa atmosfera magica prodotta dalle armonie musicali quando si passeggia per questi luoghi, già stupendi di per sé.Il produttore sostiene di aver avuto quest’intuizione pensando che l’armonia musicale potesse creare un’atmosfera magica sulle uve e sui mosti.L’effetto delle note che si diffondono tra i filari crea un habitat suggestivo e inconsueto conferendo al paesaggio un che di romantico e fiabesco, è un’atmosfera onirica quella in cui ci si trova immersi, un mondo al di là del tempo, dove tutto acquista magia, dove il semplice gesto di camminare, dove il semplice ascoltare, l’armonia che pervade il posto colmano di gioia, riconciliano con la vita, aiutano a prendere le distanze dagli affanni e fanno riscoprire la pienezza.Nettare degli Dei e musica Divina, un brindisi alla Dea per tutta la bellezza che c’è nella Vita.... grazie per avermi donato occhi che sanno vedere.