Come vorrei la mia v

Una splendida serata


Questa sera sono in accordi con una amica di vederci per chiacchierare un po’ relativamente le nostre disavventure , mancano pochi minuti alle 18 che il telefono vibra e preannuncia un nuovo sms in arrivo mentre componevo il numero della bionda amica. Apro il messaggio , è lei che chiede conferma per la serata, rispondo e nel frattempo mi organizzo per il viaggio che durerà circa 75 minuti. Gli accordi sono di andare a cena alle 21, ma io parto in solito anticipo, odio arrivare tardi. Il tragitto diventa un inestimabile fonte di tempo per telefonare agli amici che immancabilmente trascuro ed approfitto della situazione per prendere accordi sulle cose da fare la domenica che verrà. Il vento fuori impazza e l’abitacolo della mia automobile si muove, ondeggia, si sente il sibilo del vento sulla carrozzeria che intona allegri motivi. Arrivo ad Aosta, ormai il cielo si propone scuro, ma libero da nubi così da permettere di osservare qualche stella, la più luminosa. Nel frattempo una serie di messaggi scorre tra me e la mia amica, riusciamo a vederci, un caldo saluto e ci incamminiamo verso il ristorante, mi racconta delle ultime disavventure, io le racconto delle mie, il vento ci accompagna, frusta gli alberi, flette i rami e sussurra suoni alle fronde che si inchinano al nostro passaggio. La passeggiata si fa interessante, il vento ci accompagna, ma noi siamo attrezzati e non ci preoccupiamo dell’ospite invadente. Al rinomato ristoro troviamo posto di fianco ad un festoso e chiassoso gruppo di divertenti sconosciuti. La conversazione si fa sempre più intensa e sincera, lei mi si confida come si fa tra veri amici ed io sono li, ma sinceramente vorrei poter fare di più, poterla sollevare da pressanti e dolorosi oneri. Quei stessi pesi provati 13 anni or sono, così dolorosi da voler fare gesti inconsulsi, così deprimenti da non voler accettare , così dolorosi da non poter fare nulla. Mentre ci raccontiamo io mi rifletto nei suoi occhi che a volte sfuggenti, ma a volte diretti mi fanno rivedere la sofferenza del passato. La cena è ottima, piacevole, ambiente caldo ed accogliente. La cena non si protrae molto, siamo stanchi entrambi ed è ora di rincasare. Ormai il vento è fuggito, sta cercando di spazzar via le poche nubi che sono rimaste nel cielo e noi ci avviciniamo verso casa, ora nostri discorsi sono rivolti alle dolci creature che lei amorevolmente accudisce e che adora. Siamo sulla porta di casa ed io la saluto, mi abbraccia, con un abbraccio intenso caldo, forte, significativo, un abbraccio che esplica sincerità ed amicizia, una bella amicizia. L’ultima volta che ho provato una emozione così è stato durante l’addio di un amico, alcuni istanti che ci avvolgono e che restano nella memoria per sempre. Un altro istante ancora e avrei perso la cognizione del tempo. Mi incammino verso l’automobile, devo fare qualche passo, il cielo riflette una enormità di stesse ora. Avvio l’automobile, sistemo alcuni oggetti e parto verso l’autostrada, il sonno imperversa, mi fermo ad una area di sosta, reclino il sedile ed apro il finestrino. Da li a poco emerge una favola colorata di bianco, ...la via lattea..., che splendore. Vorrei dormire qualche minuto, ma lo spettacolo sidereo non lascia spazio al sonno. Penso alla bella serata , alla fiducia che lei ja riposto in me, penso alle figure che ho interpretaso durante la mia osservazione celeste. Il mio viaggio si rende pericoloso, Le palpebre sonnecchiano e si chiudono ssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssss rinvengo, ma le strada scorre veloce, decido per un’altra sosta, la radio ed il finestrino pero non sono sufficienti. Mi fermerò una terza volta, non reagisco molto stanotte... Arrivo a casa e ccccccccccccccccado in un tremendo attimo di Sonno. Pochi istanti, ma riprendo vitalità, voglio scrivere questa percezione, le ho scritto un messaggio di ringraziamento, lei non mi risponde, sarà già a nanna.. Questa sera ho piacevolmente potuto confrontarmi con lei con tante cose in comune, ma con tante spiacevoli cose in comune. Questa sera ho contato le stelle fino a ... non ricordo, ma non importa. Mi mangio un biscotto , li ho preparati ieri sera per i bimbi e per farle un dono, assaporo un’altra emozione. Che piacevole amicizia, schietta, sincera, mi fa sentire importante poter custodire le confidenze e mi fa piacere poter essere di supporto per qualcuno, come fece qualcuno per me a suo tempo. Ho scritto queste Poche parole per descriver la serata, solo per non dimenticare mai questi intensi momenti.