Come vorrei la mia v

Seconda parte - Bel finesettimana-


La serata consiglia di rientrare nel rifugio, comunque più caldo di quanto lo sia fuori. Il fresco meno 6 seppur secco fa rabbrividire a star fermi in contemplazione delle stelle. La miglior cosa da farsi, dicono alcuni ospiti del rifugio, è di andare sotto la coperta e rinfrancarsi fintanto che la mattina seguente la sveglia non squilli Io e Paolo siamo stanchi della giornata e ci avviciniamo pesantemente verso la camera n,1 che i gestori ci hanno gentilmente concesso in uso per la notte. La camera ha 4 letti , a due a due a castello, un profumo di resina di abete, lo stesso profumo del legno appena tagliato, quasi a ricordare che la stanza è stata da poco ristrutturata e il calore del legno mi riscalda il cuore, comincio ad affezionarmi anche a questo posto, più invaso rispetto la Margherita, ma con fascino. La notte passa decisamente velocemente, Paolo dorme ancora, ogni tanto dà qualche sordo e discreto brontolio, non russa per fortuna. Sono le 4.15 e si comincia ad udire il veloce , ma ancora assonnato calpestio dei piedi degli alpinisti che vagheranno per il ghiacciai con meta Margherita. Dalla cucina, sale un profumo di caffè appena preparato, ma noi continuiamo a dormire imperterriti fino alle 7.15. Il rumore del gruppo elettrogeno appena avviato, le poche persone ancora presenti in rifugio, ci fanno svegliare e in pochi minuti scendiamo a fare colazione. L'acqua stamattina non c'è ed il mio io chiede di essere rinfrescato da una notte senza molti inganni. La dolce creatura del rifugio, mi viene a cercare , ha ricevuto la telefonata dal gestore del rifugio Margherita. Verso le 9.00 passeranno a prenderci con l'elicottero per valutare una piccola perdita dell'impianto in locale tecnico. Paolo ed io ci prepariamo il materiale e gli sci per affrontare l'ascesa alla margherita Nel frattempo che attendiamo l'arrivo dell'elicottero, prendiamo le misure dei pali e delle aree disponibili per depositare i particolari del gruppo quando dovremo cambiare il sistema. Pochi minuti e sentiamo il classico rumoreggiare di un elicottero in arrivo, ci prepariamo sulla piazzola di atterraggio. Michele e Christiano arrivano con il velivolo e con un sorriso ci indicano di salire a bordo. Non ci sono nubi o vento a turbare l'inverosimile scenario. Raramente ci si può permettere di vedere dei panorami così belli e così luminosi con tanta pulizia del cielo. All'atterraggio ci permettiamo di salutare i ragazzi in piazzola alla moda di grandi star o famosi vip. La voglia di rivedere i ragazzi, ci fa salire velocemente verso la cucina per questa mattina ci aspettano ben due dolci donzelle. Stanno preparando la cena per stasera. La nostra mattinata si protrae nell'aiutare i ragazzi a preparare e terminare alcuni lavori di manutenzione. Paolo si mette alle corde ed iuta due persone a mantenere la sicurezza in discesa. Il loro compito era di assicurare i cavi di terra alle rocce della costa sud della montagna Il tempo passa in modo estremamente piacevole, ci rendiamo utili e verso le 11.30 marzia esce con un sorridente viso e chiede se vogliamo gustare un antipasto. La fame non manca, ma sappiamo che il lavoro ancora non è finito e ci accordiamo per proseguire i lavori. Con piacere disinvoltura terminiamo alcune operazioni, ora ci aspetta la pappa... Paolo vorrebbe iniziare la discesa, ma io ancora perdo tempo in chiacchiere e racconti emozionanti. Appena dopo pranzo cominciamo a salutare tutti e ci prepariamo a scendere, indossiamo i pesanti scarponi, gli sci e via, giù per le vette innevate. Non vi racconto le espressioni delle persone che ci vedevano scivolare sulle pendici delle montagne Ora le nostre attenzioni erano rivolte alla discesa, stavamo gioendo in modo unico. L'arrivo al rifugio gnifetti è stato bello,il sole ci faceva sembrare esperti alpinisti. Le ore successive abbiamo terminato i rilievi, ma ora ci attanagliavano alcuni pensieri relativi la fattibilità del sistema. La cena stasera era diversa più amichevole e accogliente. Prepariamo le tabelle e spizzichiamo delle fettine di crudo, alcune parole relativamente i venti e ci mangiamo delle scaglie di parmigiano. La notte si avvicina velocemente e stasera ci affidano la stanza 18: quasi non la troviamo da quanto è piccola... E' ora di staccare la spina e mettersi a dormire, l'indomani mattina metteremo gli sci ai piedi alle 4.45. Anche noi faremo parte di quei matti che si alzeranno presto e saliranno verso le mete incuranti del freddo e del vento che caratterizzerà la lunga mattinata. Segue