Come vorrei la mia v

La discesa dell'Elvo


La discesa dell’Elvo L’Elvo è un torrentedella valle omonima in provincia di Biella. La sua caratteristica torrentizia lo ha modellato nei millenni fino a sagomarne alcune gole particolarmente belle anche se difficilmente raggiungibili.Le bellezze naturali che si possono ammirare in questo luogo hanno fatto si che per 29 anni il CAI ed in particolare il Gruppo Speleologico Biellese, lo portassero a conoscenza di molti attraversandone i suoi argini scoscesi e di modellato granito utilizzando le tecniche di speleologia. Il gruppo ogni vigilia prepara minuziosamente le attrezzature che faranno gioire i partecipanti, alleste le imbragature, “arma” il torrente, pronto per essere disceso in tutta sicurezza e con un buon grado di adrenalina.Non sto a delineare tutte le procedure per Armare le sponde del torrente, la vera emozione è poter discendere sin dalla prima teleferica il corso d’acqua, dove si viene appesi e ci si lascia scorrere su una carrucola, vedendo i fluttui della cascatella sottostante, vedendo i colori della grigia roccia che fa da sfondo all’arcobaleno creato dalla polverizzazione dell’acqua. Chi assicura le persone alle corde gode delle emozioni dei partecipanti, timorosi, insicuri, ma stimolati da una nuova avventura. Chi riceve le persone al termine della teleferica ne gusta gli urli e le sonanti vocazioni di gioia. I tratti successivi sono mpegnativi da un lato, ma non meno entusiasmanti dall’altro. I soli momenti di attesa e di confronto con gli altri partecipanti porta a creare delle conoscenze ed amicizie che poi durano nel tempo. Oggi ho potuto assaporare le emozioni di stupore e di gratificazione che i vari partecipanti hanno vissuto calandosi per una corda da 10 metri di altezza e hanno gustato il vuoto sottostante, i l’atterraggio sul mio canotto che navigava su uno specchio d’acqua all’interno di una gola chiusa creata dall’erosione in diversi millenni. La conformazione delle rocce, la limpidezza dell’acqua, lo splendore dei riflessi dell’acqua che gocciolava dal cielo e si riversava nella conca... Il mio giretto verso la cascatella rendeva ancor più frizzante quel momento per poi teminare alla spiaggetta, dove tutti si dovevano arenare un istante per proseguire con il viaggio verso sud. Il buon Caronte ha trasportato una notevole quantità di persone dalla calata alla spiaggia, ma ogni volta sentiva le emozioni che vivevano i partecipanti. Ogni volta che uno si emozionava per la vista dell’acqua particolarmente verde, io gli proponevo il giro alla cascata, pochi gli indifferenti, ma anche loro non mostravano il vero senso di godimento del paesaggio. Oggi sono stato in acqua più volte a rinfrescarmi e a giocare tra me e me , la compagnia , tranne qualche personaggio, non era delle migliori e con certe persone non riesco a relazionarmi. Preferisco lasciare che dicano o facciano senza dover dire loro la mia opinione. Alle volte mi sento un pesce fuor d’acqua per il fatto che non ho atteggiamenti di prepotenza o superficiali come dimostrano loro, ma sò che il mio modo di fare è sicuramente limpido, corretto, altruista e coerente. Ala mia moda tutti sono uguali e tutti meritano dell’attenzione giusta, questo mi permette di confrontarmi e di crescere acquisendo la forza che mi viene trasmessa dagli altri . La comunque bella giornata mi ha fatto pensare molto nei momenti di fermo del mio traghettare, ho valutato quanto le persone si fidano , quanto alcuni siano attenti e precisi e quanti invece siano distratti o confusionari. In alcuni casi ho potuto rilassarmi dondolato dalle dolci onde, chiudendo gli occhi per diversi minuti ed assaporando l’aria umida nebulizzata dalla cscata. L’aria fresca e la luce tenue di un rannuvolamento imponenteha raffreddato i colori permettendomi di vedere i lati meno piacevoli della situazione. Il tutto ovviamente condito con il frastuono dell’acqua che scroscia contro le rocce erodendole in continuazione. Unevidente segno che la natura sa farti assaporare le belle cose e farti vedere il rovescio della medaglia insieme. La gita teminata con il piacere di tutti i partecipanti, ha fatto riviverenuovamente la volontà di pochi a godere di spettacoli raggiungibili faticosamente e non sempre aperti a tutti. Un pensiero conclusivo della giornata: Qualunque emozionante avventura è bella o brutta, ma sicuramente da vivere in compagnia, potendone condividere le emozioni belle o brutte. Non è necessario affrontare assurde imprese per affermarsi, ma condividere con altri lanche le più piccole emozioni che ogni giorno viviamo.