PGS Ardor Bronte

Carlo: un cammino spirituale e umano


Ascolto, testimonianza, ecumenismo, salvaguardia dell’ambiente. Questi alcuni dei temi che hanno accompagnato il pellegrinaggio previo dei Giovani italiani, da Roma a Loreto, alla quale ho avuto la grazia di partecipare, su mandato dell’Azione Cattolica Italiana. Non sarà facile riassumere in poche righe le emozioni e i contenuti di questo cammino spirituale e umano (che negli ultimi 28 km si è fatto anche cammino concreto ). In 72, come i discepoli inviati da Gesù (cfr. Lc, 10), per camminare “verso” l’incontro di settembre di tutti i giovani italiani con Benedetto XVI, lungo l’antica via Lauretana; ci siamo incontrati giovedì 31 al Salesianum a Roma, per celebrare insieme quel mandato che ognuno ha ricevuto a poche ore dalla partenza, chi dalla propria regione, chi dall’associazione a cui appartengono (tanti eravamo di Ac…). Il giorno seguente è stato, fin da poco dopo l’alba, ricco di appuntamenti e di momenti significativi: la preghiera per l’Italia sulla tomba di S. Caterina, le parole di mons. Comastri che ci ha invitato a lasciarci cambiare la vita da questa esperienza, la preghiera poi sulla tomba del “nostro” Giovanni Paolo. Ma non c’è tempo di indugiare, si parte subito per Terni, dove facciamo tappa ad un luogo insolito per un pellegrinaggio: gli stabilimenti della Novamont. Qui si produce (brevetto tutto italiano!) plastica utilizzando fibre di mais e (svelato l’arcano) di questo materiale, il Mater-Bi©, saranno le stoviglie che useremo a Loreto l’1-2 settembre. Poi è il vescovo Paglia che ci accoglie nel salone del museo della sua diocesi e ci fa scoprire la ricchezza dello sforzo ecumenico di questi ultimi anni fra le Chiese cristiane. Bellissimi questi momenti, tanto più che hanno dato un senso alla cornice che ci sarà all’incontro di settembre, infatti l’1 si celebrerà la II giornata mondiale per la salvaguardia del Creato, e il 3 una delegazione di giovani italiani partirà per Sibiu – Romania - per l’incontro delle chiese europee. Notte in ostello a Foligno, accolti dal Vescovo del luogo; anche il sonno è stato intenso perché il giorno dopo ci aspettava un’altra giornata ricchissima: Assisi, nella spiritualità del poverello, sulla sua tomba abbiamo nuovamente pregato per l’Italia, dopo l’Eucaristia vissuta intimamente nella Cappella delle reliquie del Santo. E nella spiritualità della compagna Chiara, bellissimo è stato l’incontro con le Clarisse, una quindicina, tutte giovani, che ci hanno regalato la loro esperienza di ascolto, lasciandoci il messaggio che il primo passo da fare per andare incontro all’altro è quello di entrare in ascolto. Abbiamo scoperto poi come è ricca l’Italia di storia della fede e di santi, nella Basilica di San Nicola da Tolentino, e là poi i giovani della Gioc di Monte Urano ci hanno fatto conoscere la loro esperienza associativa. Tutti pronti per la grande notte del pellegrinaggio abbiamo fatto festa allo stadio di Macerata in attesa della Messa presieduta dal card. Bertone, che ci ha incoraggiati dicendo che noi giovani siamo “l’avanguardia del futuro della Chiesa”. Lunga la notte, trascorsa fra canti, preghiere e lottando col sonno e la fatica, ma alla fine la sfida che avevamo fatto è vinta, siamo a Loreto in casa di Maria, dove ha pronunciato quel sì che ha cambiato la storia di ciascuno di noi. Ed infine, il pellegrinaggio del riposo, non come stasi passiva ma preparazione alla nuova azione per la vita, nel centro giovanile di Loreto dove Giovanni Paolo II ha riposato durante l’incontro nazionale di AC del 2004, sopra la spianata di Montorso. Ed è là, a Montorso, che ci incontreremo di nuovo, in tanti, per far festa, per testimoniare la fede nel Dio che ci dona ogni felicità, l’1-2 settembre. Carlo Pengo – Azione Cattolica Italiana