PGS Ardor Bronte

Agorà


Simona: “Eccomi, Signore”Durante il pellegrinaggio previo ho riflettuto intorno a questo importante avvenimento che sarà l’incontro con il Santo Padre. Sono consapevole di avere risposto ad una “chiamata” che comporta il dovere assumermi una grande responsabilità di fronte a Dio e agli uomini, e nei confronti dei giovani, in qualità di ambasciatrice della parola di Cristo, direi, ed in particolar modo, nei confronti dei giovani romeni in Italia, i quali sono maggiormente esposti a ogni genere di aggressioni e violenze, che li porta ad un progressivo allontanamento dalla fede, dai valori, dalla famiglia, dalla Chiesa. Ricevere “il mandato” missionario direttamente dal Santo Padre significa anzitutto accettare con umiltà di essere stata “scelta” per una missione importante e oggi più difficile che mai. Con il canto ho risposto Eccomi, Signore, io vengo..., quindi si compia in me la tua volontà. Questo mandato significa non farmi assalire dalla paura; mi sento incoraggiata ad esprimere apertamente e con coraggio i miei valori cristiani e vivere la fede senza timore, soprattutto attraverso l’esempio concreto. L’appuntamento di settembre con il Papa sarà senz’altro un grande avvenimento, il solo pensiero di essere una dei 72 mi dà una forte emozione: è un momento che mi accompagnerà per tutta la vita. Personalmente, mi sto avviando verso un cammino di preparazione che abbraccia vari aspetti. Nella mia vita intanto apparentemente non è cambiato nulla; tutto procede come prima, faccio le cose di sempre, ma ogni cosa che faccio ora è accompagnata da alcuni elementi fondamentali come la preghiera, lo studio, l’ascolto, l’amore, la fiducia, il rispetto, il coraggio, la speranza, l’accettazione della croce... Simona C. Farcas, Romania