PGS Ardor Bronte

Dalla memoria lo slancio verso il futuro

L’8 settembre 1979, Giovanni Paolo II fece il suo primo pellegrinaggio da Papa a Loreto.

Ne seguirono altri cinque, compreso quello del 5 settembre del 2004, dove incontrò l’Azione Cattolica Italiana, suo ultimo viaggio fuori dalle mura vaticane. Vi era stato da cardinale il 2 novembre 1977 ed avevo avuto l’opportunità e il grande dono di conoscerlo durante una sua visita al cimitero polacco di Loreto. Pertanto fui molto felice quando l’allora Arcivescovo di Loreto, Mons. Loris Capovilla, mi incaricò di portare il saluto del laicato marchigiano al Santo Padre, quell’8 settembre del 1979. Al termine del mio intervento ricordo il forte abbraccio di ringraziamento che il Santo Padre mi diede e la frase che pronunciò: «Loreto faro per il laicato, Loreto casa della Madonna, casa della famiglia e di tutti i giovani, anche casa del Papa». Quando è stato annunciato l’incontro che Benedetto XVI farà con i giovani italiani in occasione dell’Agorà, i ricordi sono andati a quella prima visita e quella frase pronunciata da Giovanni Paolo II.
Benedetto XVI, prima di salire al soglio di Pietro, è stato numerose volte a Loreto. Il prossimo 1° settembre sarà per lui la prima volta da pontefice. Tra Giovanni Paolo II e Benedetto XVI vi è una continuità di attenzione al mondo giovanile che ogni giorno diventa sempre più evidente specie leggendo i messaggi che il Santo Padre rivolge ai giovani nel cammino di preparazione verso la Giornata mondiale della gioventù di Sydney nel 2008. In questo contesto, il Papa è quanto mai attento e partecipe all’Agorà, il percorso triennale dei giovani italiani, promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana.

Marcello Bedeschi, presidente Fondazione Giovanni Paolo II per la gioventù