Riassumo qui un articolo di Francesco Denti pubblicato sulla rivista Orizzonti n.30:"C'era una volta Mefistofele e soprattutto c'era l'anima,il bene più prezioso dell'uomo.Mefistofele dichiarava subito il suo prezzo e profittava dei suoi clienti(quale commerciante del resto non lo fa?)Ma la trasparenza dei suoi affari era tutto sommato apprezzabile.Nel momento opportuno strappava via l'anima a chi aveva avuto la malaugurata idea di firmare il diabolico accordo.Bei tempi quando Mefistofele andava in giro con il suo completo rosso fuoco e forcone in mano per le grandi occasioni.Oggi le cose sono cambiate.Il fatto è che oggi il diavolo possa calarsi dietro a qualunque stronzo dirigente con un bel vestito Armani,parfum pour homme che copra il suo odore di zolfo. Fausto,laureato in economia e commercio,brand manager di una multinazionale di comunicazione;ci teneva al suo aspetto:pettinatura retro,scarpe vintage,Ducati gialla 1978.Pareva sparare a raffica idee geniali.Dopo il meeting però incapace di concretizzarle,lasciava ai suoi collaboratori il lavoro da fare per tradurre in un documento di senso compiuto le intuizioni che aveva esposto.Gli squali del top management erano rimasti colpiti dalla sua ars oratoria ma si accorsero presto che era tutta sola apparenza.Perché allora Fausto fu promosso a marketing director scavalcando il suo ex superiore Alessandro B?Torna in scena Mefistofele(nella fattispecie David-o stronzo dirigente di una multinazionale).Fausto ha venduto l'anima per un pugno di euro in più e un titolo di marketing director.Alessandro B è un uomo prima che un manager.Se decidesse di pagare la sua promozione con l'anima non riuscirebbe più a dormire.L'azienda non ha mai pensato di offrirgli questa occasione;un giorno o l'altro Alessandro se la sarebbe ripresa l'anima!Paradosso:il diavolo vuole l'anima di chi l'anima non ce l'ha.Forse il paradosso è apparente perché chi davvero possiede un'anima la svenderebbe mai al demonio per avidità e per un po' di vanità?"-----------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendiamo l'anima per il posto migliore a tavola,per il biglietto in prima fila di un happening importante...figuriamoci per un titolo in vista sul panciotto?!Vendiamo l'anima sempre e comunque.Offriamo l'anima parlando.Siamo abbastanza ingordi nell'ingollare quella altrui.In un mondo di Fausto e Mefistofele ogni Alessandro B andrà a bucarsi per il dolore?Davvero c'è qualcuno che non vende l'anima?
Tra Fausto e Mefistofele
Riassumo qui un articolo di Francesco Denti pubblicato sulla rivista Orizzonti n.30:"C'era una volta Mefistofele e soprattutto c'era l'anima,il bene più prezioso dell'uomo.Mefistofele dichiarava subito il suo prezzo e profittava dei suoi clienti(quale commerciante del resto non lo fa?)Ma la trasparenza dei suoi affari era tutto sommato apprezzabile.Nel momento opportuno strappava via l'anima a chi aveva avuto la malaugurata idea di firmare il diabolico accordo.Bei tempi quando Mefistofele andava in giro con il suo completo rosso fuoco e forcone in mano per le grandi occasioni.Oggi le cose sono cambiate.Il fatto è che oggi il diavolo possa calarsi dietro a qualunque stronzo dirigente con un bel vestito Armani,parfum pour homme che copra il suo odore di zolfo. Fausto,laureato in economia e commercio,brand manager di una multinazionale di comunicazione;ci teneva al suo aspetto:pettinatura retro,scarpe vintage,Ducati gialla 1978.Pareva sparare a raffica idee geniali.Dopo il meeting però incapace di concretizzarle,lasciava ai suoi collaboratori il lavoro da fare per tradurre in un documento di senso compiuto le intuizioni che aveva esposto.Gli squali del top management erano rimasti colpiti dalla sua ars oratoria ma si accorsero presto che era tutta sola apparenza.Perché allora Fausto fu promosso a marketing director scavalcando il suo ex superiore Alessandro B?Torna in scena Mefistofele(nella fattispecie David-o stronzo dirigente di una multinazionale).Fausto ha venduto l'anima per un pugno di euro in più e un titolo di marketing director.Alessandro B è un uomo prima che un manager.Se decidesse di pagare la sua promozione con l'anima non riuscirebbe più a dormire.L'azienda non ha mai pensato di offrirgli questa occasione;un giorno o l'altro Alessandro se la sarebbe ripresa l'anima!Paradosso:il diavolo vuole l'anima di chi l'anima non ce l'ha.Forse il paradosso è apparente perché chi davvero possiede un'anima la svenderebbe mai al demonio per avidità e per un po' di vanità?"-----------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendiamo l'anima per il posto migliore a tavola,per il biglietto in prima fila di un happening importante...figuriamoci per un titolo in vista sul panciotto?!Vendiamo l'anima sempre e comunque.Offriamo l'anima parlando.Siamo abbastanza ingordi nell'ingollare quella altrui.In un mondo di Fausto e Mefistofele ogni Alessandro B andrà a bucarsi per il dolore?Davvero c'è qualcuno che non vende l'anima?