AREJAR

Francesca Woodman


Breve la vita di Francesca Woodman: la fotografa americana, nata nel 1957, pose fine ai suoi giorni il 19 gennaio del 1981. Aveva 23 anni e la paura di invecchiare, il terrore di essere se stessa: l’angoscia era un fardello troppo grande per la sua solitudine, la crisi artistica e generazionale una montagna insormontabile.
“Ho dei parametri e a questo punto la mia vita è paragonabile ai sedimenti di una vecchia tazza di caffè e vorrei piuttosto morire giovane, preservando ciò che è stato fatto, anziché cancellare confusamente tutte queste cose delicate”.
Forse aveva detto davvero tutto nelle sue fotografie in bianco e nero : vi aveva impresso tutto ciò che sentiva, conferendo quelle atmosfere suggestive ad ambienti spogli e squallidi, avvolgendoli di un’emozione estetica che scavava dentro di lei, che mostrava al mondo com’era fatta dentro quel corpo che talora ostentava e talora celava. Nelle fotografie raffigurava i suoi incubi e le sue paure, gli spettri che la inseguivano. Attraverso l’arte credeva di avere trovato la via d’uscita.È per questo motivo che la Woodman fotografava se stessa: erano le sue sensazioni, le sue esperienze, le sue emozioni interiori che comunicava, erano la solitudine, il terrore di scomparire, di essere abbandonata che voleva rendere noti. La nudità esibita era un altro mezzo per segnalare quella sua impotenza davanti al mondo, davanti a una società che macina ogni cosa velocemente.http://cantosirene.blogspot.com/