Ai confini di Argon

Perchè Argon...


 Voler scrivere un romanzo fantasy, è come decidere d’intraprendere il sentiero, irto e impavido, della propria voglia d’avventura. Credo che ognuno di noi abbia sempre desiderato, chi con maggior enfasi, chi più placidamente, di poter vivere, seppur una sola volta nella propria vita, una splendida, magica e indimenticabile impresa.Nell’iniziare la stesura della trilogia dei Draghi Neri con Ai confini di Argon, ho cercato d’immergermi nei panni non solo della protagonista, ma anche e, soprattutto, in quelli dei lettori appassionati che si rivedranno in ella. Immaginare di poter tornare bambini, per riuscire a guardare,  analizzare,  vedere quel che ci circonda con gli occhi dell’infanzia, con lo sguardo della magia: è questo il dono di  Argon, luogo in cui il lettore potrà trovare il sottile e quasi invisibile congiungimento tra realtà e fantasia. In queste pagine ho cercato di racchiudere amore e odio, incantesimi e pregiudizi, leggendarie imprese scritte nel destino e Figli di Drago, il tutto incorniciato dai sentimenti vivi e contrastanti della Guerriera dei Mari.Spero vivamente di potervi donare, con questa prima opera che dà il preludio al seguito della trilogia sopra citata, incantate emozioni da portare sempre con voi.