Arianna

Punto 2: l'uomo non ha il monopolio della cultura


Una volta che abbiamo famigliarizzato col rapporto cultura-etologia, restiamo ancora
per  oggi sull’argomento, ma estendiamolo: l’uomo non è l’unico animale culturale al mondo, i comportamenti culturali sono tipici di numerose specie sociali ed evolute.Scimmie a parte, qualche esempio? Eccone uno un po’ schifoso ma chiaro: si ha ragione di pensare che i pipistrelli vampiri fossero inizialmente specializzati nell’atterrare sulle schiene dei grandi erbivori per trovare e mangiarsi i parassiti. Animaletti utili dunque! Cari loro! Solo che ad un certo punto uno di loro si accorse che, attraverso una piccola feritina provocata per sbaglio, ne usciva un cibo molto più buono ed abbondante dei semplici parassiti: il sangue. L’animale, visto ed imitato in seguito dai suoi simili, ha creato così una cultura utile e per questo trasmessa poi nella generazione e tra le generazioni.Così si formano le evoluzioni culturali: un individuo dimostratore ed altri “testimoni” apprendono e trasmettono.Certo, troppo semplice questo processo per poterlo riapplicare all'uomo...direte!Ma questo solo perché la nostra società è estremamente complessa. Come pensate che abbiano fatto i primi uomini  a fare i primi ma fondamentali progressi che hanno portato alla complessa situazione attuale?(il linguaggio, i primi utensili,...)