Arianna

Esempio di museo italiano


Interrompo un attimo il discorso sulla cultura per tornare un momento a quello dei musei. Domenica 22 ottobre sono andata a visitare gli Uffizi di Firenze, uno dei maggiori musei d’arte d’Italia e del mondo. Bene. Dopo non essere riuscita a prenotare “l’ingresso senza coda”, prenotazione questa che - notate - può essere fatta solo telefonicamente (al giorno d’oggi!), mi sono dovuta sorbire una coda di “sole” 4 ore e mezza. Durante il tempo d’attesa mi sono informata su come il Comune di Firenze abbia genialmente deciso di gestire le entrate: 30-40 persone ogni 30-35 minuti. Ora. Come vi sentireste se dopo ore che siete fermi vedete la coda avanzare di una decina di metri e poi fermarsi di nuovo per un’altra mezz’ora? Io stavo per avere una crisi isterica.Ma non finisce qui: una volta arrivata alla biglietteria, esibisco la mia tessera universitaria per avere l’entrata gratuita visto che sono di una facoltà di lettere e filosofia.  E l’impiegato mi obietta sostenendo una dopo l’altra (meglio: una sfatata la precedente) le seguenti motivazioni:Il tuo corso di laurea non è di lettere e filosofia (e invece si!!!)Ma tanto anche se fossi di lettere e filosofia questa che dici non è una categoria da biglietto gratuito (invece si, è scritto sul sito)Ma tanto, anche se fosse scritto sul sito, tu mi dovevi portare il libretto degli esami e non il tesserino universitario perché altrimenti non posso sapere a che anno sei e quanti esami hai fatto (peccato che il libretto non sia considerato un documento valido mentre la tessera si).Concludo solo con un ultimo appunto: i prezzi del biglietto segnati sul sito non sono validi da metà marzo fino al prossimo 7 gennaio perché siete obbligati a vedere la mostra temporanea su Leonardo da Vinci. Buona visita a tutti.