Uncensored

"Lo so, la speranza inganna ma fa vivere; sopravvivere e mangiare quello che non è capace di volare Non va bene, vero? Allora ricomincerò Voglio ricominciare Voglio cominciare Sono così Posso ricominciare in ogni momento io ricomincio e ricomincio E' difficile ma ricomincio [...] Immensamente solo ma con un sogno La risonanza che viene dall'angusto corridoio dell'accettazione Non sempre è una condanna Qualche volta c'era la chiamata e cantavo il blues." (Jan Fabre) ...suggerimento indiretto...

suggerimento indiretto che la mia pochezza mi impedisce di cogliere Madame... bonne nuit...

Hai ragione, meglio essere diretti e sintetici: "RICOMINCIARE"... (maintenant il sera plus clair..), le Rêve, le but...

recommencer c'est vraiment difficile... mais maintenant j'ai compris e je te dis "Merci Ma Dame" :-)

Non è forse piu' giusto arrendersi?
Non sempre si vince.
Non sempre si vince.
Non sempre si vince.
Arrendersi e voltar pagina.

Chiudere gl'occhi al sogno, riaprendoli di nuove stelle.
In una distanza che tocca e lacera, la certezza del ritorno.
Il nostro.

non sempre si vince. vero, assolutamente vero. ma ci si stanca anche a perdere sempre. soprattutto quando, dopo tante remore, si decide di tornare a dar fiducia a qualcuno che, per un accanimento del destino, tocca i tasti giusti, ci manda al tappeto, con lettere da metterci davanti agli occhi 22 anni dopo, presentandosi davanti ai miei genitori tenendomi per mano (nonostante avessi tentato di sottrarmene), parlandomi di traumi, malattie, parti travagliati, matrimonio condito di violenze, e quant'altro... io sfido chiunque a prenderla con filosofia... a far finta che non sia successo nulla. forse a sbagliare è stata lei anzi, senza alcuna ipocrisia e/o buonismo di circostanza, è stata sicuramente lei, ma questo non basta per dimenticare e liquidare il tutto con un "non era la donna per me"... quando ti succede fin dall'adolescenza, è lecito nonchè da adulto domandarsi "non sarà che io non sono l'uomo giusto per nessuna?"

Il mio PENSIEROAMICO... iniziando dalla fine: "Non puoi, stilare una legge generale sulla base di una, due e neppure cento ESPERIENZE NEGATIVE". Quindi... ...e poi tu hai scelto, anche se indotto, forse imbrogliato, ma hai scelto... e non è andata. Pensa però che io non credo abbia voluto imbrogliarti(almeno lo spero, per lei ovviamente). E' solo che alcune persone non sanno vivere costruttivamente la SOLITUDINE e si aggrappano a chiunque possa "Salvarle". Io, invece, piango per coloro che non hanno alcuna possibilità di scegliere. Perchè non c'è nulla di più triste del <<NON SCEGLIERE>> e quindi del <<NON VIVERE>>. FORZA AMICO MIO... attingi dal tuo profondo, più profondo e... riemergi. Roberto

ciao Roberto... so che tutto quello che mi scrivi è sincero, sentito e, (cosa più importante fra tutte) disinteressato... per questo colgo appieno il tuo buon cuore, le migliori tue intenzioni... ma lo sai bene, non esistono leggi, logiche, teorie che calzino su un cuore in tormento. è in grandissima parte il destino a sancire la fine di un dolore. il concatenarsi di situazioni, di nuovi stati d'animo. non credo esista un manuale di reazione ad una delusione. si può provare ad imprigionare gli eventi della nostra vita in una casistica... sì, si può... ma resta il cuore, i suoi meccanismi intrinseci, a farci inabissare, a farci galleggiare a fatica o a farci riemergere in superficie. la storia della mia vita è la mia, la mia soltanto. il mio dolore è il mio, il mio soltanto. potrei scrivere un miliardo di parole per tentare di spiegare perchè sono arrivato a questo punto. perchè il castello è crollato ed insieme a lui tutte le sue stanze, da chiamarsi a piacere desideri, speranze, sogni... ma non lo faccio. perchè ci provo da sempre, spesso a voce, spesso scrivendo. ma è tutto inutile. e mi ha solo regalato la nomea alquanto antipatica di logorroico, che rimbomba come condanna per un uomo che vivrebbe di assoluto silenzio. farai fatica a crederlo (perchè molti leggono nel mio modo di pormi estrema insicurezza) ma io sono immensamente orgoglioso di quello che sono ma ciò che ho costruito finora nella vita alle soglie dei quaranta (praticamente nulla), non può non arrecarmi dolore... gli episodi sfortunati si sono susseguiti senza tregua... ma non ci si può sempre e comunque appellare alla sfortuna... per cui l'unica conclusione che riesco a trarne è che sì, sono immensamente orgoglioso di quello che sono, ma il mondo che mi circonda non lo è mai stato di me. l'ultima mia storia è stata la più dolorosa. e non accetto assolutamente venga amalgamata ad una generica storia finita male. c'è molto di più. molto molto molto molto di più. quando scrivo qui (ed è un appello rivolto a tutti quelli che mi leggono) non lo faccio per ricevere suggerimenti, modelli di comportamento, ricette e/o pozioni magiche, lo faccio per reagire. c'è chi reagisce uscendo, chi mentendo, chi fottendo, io scrivendo. quando riuscirò a farlo in un altro modo, benissimo. anche perchè più che scrivere, io ho bisogno di amare e sentirmi amato. a scrivere sono un discreto disastro per cui se dovessi smettere la letteratura mondiale certo non mi esorterà a continuare... buona serata.

Ciao. Alcune precisazioni: ovviamente quando ti scrivevo che alcune persone non sapevano star sole, mi riferivo alla ragazza che ti ha cercato, e l'ho scritto anche a costo di essere superficiale, visto che non la conosco; non ho cercato di associare la TUA (E SOLO TUA) storia a una LEGGE GENERALE, anzi tutt'altro; semplicemente... ho cercato di esporti il mio punto di vista, disinteressato come tu dici, TENDENTE come sempre a prendere quanto di BUONO c'è, persino in una storia FINITA... cioè <<TE STESSO>>. E POI... anche se smetto io di scrivere LA LETTERATURA MONDIALE andrebbe avanti... ma senza il mio, e solo mio, pensiero... così come TUO. Il tuo amico Roby

che si conferma una volta di più tale. grazie Roberto...

E' lecito chiederselo dopo diverse 'batoste', come penso tu le possa tranquillamente chiamare, queste.
Diverso è...non adagiarvisi sopra a questa convinzione, Massi.
Ne abbiamo parlato diverse volte. Il tuo atteggiamento che ha quasi il sapore di...sconfitta, ora è tra quelli da evitare. Assolutamente.
Prenderne atto è da uomini.
Conciliarsi, accarezzando l'idea che sia stato tu l'artefice del tuo percorso/destino sentimentale è da monelli...

...e tu sai che te lo dico con l'affetto e la stima di sempre.

...e approvo, concordando, cio' che ha scritto Roberto.