Uncensored

ciao Roberto... so che tutto quello che mi scrivi è sincero, sentito e, (cosa più importante fra tutte) disinteressato... per questo colgo appieno il tuo buon cuore, le migliori tue intenzioni... ma lo sai bene, non esistono leggi, logiche, teorie che calzino su un cuore in tormento. è in grandissima parte il destino a sancire la fine di un dolore. il concatenarsi di situazioni, di nuovi stati d'animo. non credo esista un manuale di reazione ad una delusione. si può provare ad imprigionare gli eventi della nostra vita in una casistica... sì, si può... ma resta il cuore, i suoi meccanismi intrinseci, a farci inabissare, a farci galleggiare a fatica o a farci riemergere in superficie. la storia della mia vita è la mia, la mia soltanto. il mio dolore è il mio, il mio soltanto. potrei scrivere un miliardo di parole per tentare di spiegare perchè sono arrivato a questo punto. perchè il castello è crollato ed insieme a lui tutte le sue stanze, da chiamarsi a piacere desideri, speranze, sogni... ma non lo faccio. perchè ci provo da sempre, spesso a voce, spesso scrivendo. ma è tutto inutile. e mi ha solo regalato la nomea alquanto antipatica di logorroico, che rimbomba come condanna per un uomo che vivrebbe di assoluto silenzio. farai fatica a crederlo (perchè molti leggono nel mio modo di pormi estrema insicurezza) ma io sono immensamente orgoglioso di quello che sono ma ciò che ho costruito finora nella vita alle soglie dei quaranta (praticamente nulla), non può non arrecarmi dolore... gli episodi sfortunati si sono susseguiti senza tregua... ma non ci si può sempre e comunque appellare alla sfortuna... per cui l'unica conclusione che riesco a trarne è che sì, sono immensamente orgoglioso di quello che sono, ma il mondo che mi circonda non lo è mai stato di me. l'ultima mia storia è stata la più dolorosa. e non accetto assolutamente venga amalgamata ad una generica storia finita male. c'è molto di più. molto molto molto molto di più. quando scrivo qui (ed è un appello rivolto a tutti quelli che mi leggono) non lo faccio per ricevere suggerimenti, modelli di comportamento, ricette e/o pozioni magiche, lo faccio per reagire. c'è chi reagisce uscendo, chi mentendo, chi fottendo, io scrivendo. quando riuscirò a farlo in un altro modo, benissimo. anche perchè più che scrivere, io ho bisogno di amare e sentirmi amato. a scrivere sono un discreto disastro per cui se dovessi smettere la letteratura mondiale certo non mi esorterà a continuare... buona serata.