Una libreria di ultratrentennale tradizione la settimana scorsa ha definitivamente abbassato le serrande sul corso Garibaldi di Nuoro e ha cessato la sua attività. Per il capoluogo barbaricino, che vanta il primato nazionale nell'acquisto e nella lettura dei libri pro capite, è un campanello d'allarme molto grave."Si tratta senza dubbio di un impoverimento per la nostra città e di un altro segnale concreto della situazione di crisi economica generalizzata di questa comunità - scrive Pier Franco Fadda, presidente Librai della Confcommercio di Nuoro - i librai si trovano a dover fronteggiare anche la miopia delle istituzioni e l'ingordigia di alcuni distributori ed editori.Sempre più spesso capita che la componente libreria, più presente sul territorio, più disponibile a fornire servizi ed occasioni di approfondimento culturale, ma anche più debole, viene sistematicamente scavalcata negli appalti scolastici dai magazzini di distribuzione editoriale, se non dagli stessi editori che garantiscono sconti spesso superiori al guadagno che essi stessi concedono al cliente libraio".
DOCUMENTO LIBRAI NUORO DOPO CHIUSURA ALTRA LIBRERIA CAMPANELLO
Una libreria di ultratrentennale tradizione la settimana scorsa ha definitivamente abbassato le serrande sul corso Garibaldi di Nuoro e ha cessato la sua attività. Per il capoluogo barbaricino, che vanta il primato nazionale nell'acquisto e nella lettura dei libri pro capite, è un campanello d'allarme molto grave."Si tratta senza dubbio di un impoverimento per la nostra città e di un altro segnale concreto della situazione di crisi economica generalizzata di questa comunità - scrive Pier Franco Fadda, presidente Librai della Confcommercio di Nuoro - i librai si trovano a dover fronteggiare anche la miopia delle istituzioni e l'ingordigia di alcuni distributori ed editori.Sempre più spesso capita che la componente libreria, più presente sul territorio, più disponibile a fornire servizi ed occasioni di approfondimento culturale, ma anche più debole, viene sistematicamente scavalcata negli appalti scolastici dai magazzini di distribuzione editoriale, se non dagli stessi editori che garantiscono sconti spesso superiori al guadagno che essi stessi concedono al cliente libraio".