Arkivio21

86.e ::: 5.p. ((101 DOMANDE a BERLUSCONI ))


86.e :::5.p. ((101 DOMANDE a BERLUSCONI))Le domande della libera stampa a Silvio Berlusconi Bruno Vespa Porta a Porta Presidente Berlusconi, scusi, ma devo farLe questa domanda, altrimenti mi accusano di non fare il mio mestiere: Lei è mai stato con minorenni? No? Bene! Lo sapevo, ma ha fatto bene a rispondere in maniera così esauriente, così una volta per tutte finisce questa storia. Ho un’altra domanda: quando rifacciamo il contratto con gli italiani? Metto a disposizione scrivania e lavagna, magari invito anche qualche parlamentare in minigonna e un paio di opinioniste scollacciate. Ho un’idea: perché al posto del contratto con gli italiani non facciamo il concorso con gli italiani? Alle elezioni, al posto delle schede, si distribuiscono gratta e vinci. Chi gratta la casella Berlusconi può vincere un giorno da Papi, 24 ore a Villa Certosa o a Palazzo Grazioli, ovviamente con tutti gli accessori a disposizione… Che ne pensa?”. Vittorio Feltri Il Giornale Presidente Berlusconi, la accusano di tutto: mafia, droga, tangenti, corruzione, sfruttamento di prostituzione, esportazione di capitali all'estero e chissà che altro ancora…Lei è considerato ingombrante dalle banche, dalla vecchia aristocrazia industriale, dal potere togato, dai sedicenti progressisti, dai servizi deviati, dalle mafie che combatte con successo. Ma veniamo alla domanda: oggi sparo in prima sul Giornale congiure, intrighi, tranelli, complotti, golpe, veleni. Pensa che stavolta possa bastare così o vuole che sparga fiele su qualcuno in particolare? Maurizio Belpietro Libero Presidente Berlusconi, mi piacerebbe una sua analisi politica su una vicenda rilevante. Non ritiene che il caso Marrazzo abbia dimostrato in maniera inequivocabile la distanza - morale, culturale, estetica, politica - che separa centrodestra e centrosinistra? Il centrosinistra ama prenderlo in quel posto, la destra lo mette nel di dietro a tutti. Augusto Minzolini Tg1: Dottor Berlusconi, domani è il mio giorno libero: pensa che potrò togliere il guinzaglio? Umberto Bossi Ora vi dico cosa penso del Cavaliere (*) Silvio Berlusconi era il portaborse di Bettino Craxi. E’ una costola del vecchio regime. E’ il più efficace riciclatore dei calcinacci del pentapartito. Mentre la Lega faceva cadere il regime, lui stava nel Mulino Bianco, col parrucchino e la plastica facciale. Lui è un tubo vuoto qualunquista. Ma non l’avete visto, oggi, tutto impomatato fra le nuvole azzurre? Berlusconi è bollito. E’ un povero pirla, un traditore del Nord, un poveraccio asservito all’Ulivo, segue anche lui l’esercito di Franceschiello dietro il caporale D’Alema con la sua trombetta. Io ho la memoria lunga. Ma chi è Berlusconi? Il suo Polo è morto e sepolto, la Lega non va con i morti. La trattativa Lega-Forza Italia se l’è inventata lui, poveraccio. Il partito di Berlusconi neo-Caf non potrà mai fare accordi con la Lega. Lui è la bistecca e la Lega il pestacarne. Berlusconi mostra le stesse caratteristiche dei dittatori. E’ un kaiser in doppiopetto. Un piccolo tiranno, anzi è il capocomico del teatrino della politica. Un Peròn della mutua. E’ molto peggio di Pinochet. Ha qualcosa di nazistoide, di mafioso. Il piduista è una volpe infida pronta a fare razzia nel mio pollaio. Berlusconi è l’uomo della mafia. E’ un palermitano che parla meneghino, un palermitano nato nella terra sbagliata e mandato su apposta per fregare il Nord. La Fininvest è nata da Cosa Nostra. C’è qualche differenza fra noi e Berlusconi: lui purtroppo è un mafioso. Il problema è che al Nord la gente è ancora divisa tra chi sa che Berlusconi è un mafioso e chi non lo sa ancora. Ma il Nord lo caccerà via, di Berlusconi non ce ne fotte niente. Ci risponda: da dove vengono i suoi soldi? Dalle finanziarie della mafia? Ci sono centomila giovani del Nord che sono morti a causa della droga. A me personalmente Berlusconi ha detto che i soldi gli erano venuti dalla Banca Rasini, fondata da un certo Giuseppe Azzaretto, di Palermo, che poi è riuscito a tenersi tutta la baracca. In quella stessa banca lavorava anche il padre di Silvio e c’erano i conti di numerosi esponenti di Cosa Nostra. Bisognerebbe conoscere le sue radici, la sua storia. Gelli fece il progetto Italia e c’era il buon Berlusconi nella P2. Poi nacquero le Holding. Come potrà mai la magistratura fare il suo dovere e andare a vedere da dove vengono quei quattrini, ricordando che la mafia quei quattrini li fa con la droga e che di droga al Nord sono morti decine di migliaia di ragazzi che ora gridano da sottoterra? Se lui vuole sapere la storia della caduta del suo governo, venga da me che gliela spiego io: sono stato io a metter giù il partito del mafioso. Lui comprava i nostri parlamentari e io l’ho abbattuto. Quel brutto mafioso guadagna soldi con l’eroina e la cocaina. Il mafioso di Arcore vuole portare al Nord il fascismo e il meridionalismo. Discutere di par condicio è troppo poco: propongo una commissione di inchiesta sugli arricchimenti di Berlusconi. In Forza Italia ci sono oblique collusioni fra politica e omertà criminale e fenomeni di riciclaggio. L’uomo di Cosa Nostra, con la Fininvest, ha qualcosa come 38 holding, di cui 16 occulte. Furono fatte nascere da una banca di Palermo a Milano, la banca Rasini, la banca di Cosa Nostra a Milano. Forza Italia è stata creata da Marcello Dell’Utri. Guardate che gli interessi reali spesso non appaiono. In televisione compaiono volti gentili che te la raccontano su, che sembrano per bene. Ma guardate che la mafia non ha limiti. La mafia, gli interessi della mafia, sono la droga, e la droga ha ucciso migliaia e migliaia di giovani, soprattutto al Nord. Palermo ha in mano le televisioni, in grado di entrare nelle case dei bravi e imbecilli cittadini del Nord. Berlusconi ha fatto ciò che ha voluto con le televisioni, anche regionali, in barba perfino alla legge Mammì. Molte ricchezze sono vergognose, perché vengono da decine di migliaia di morti. Non è vero che ’pecunia non olet’. C’è denaro buono che ha odore di sudore, e c’è denaro che ha odore di mafia. Ma se non ci fosse quel potere, il Polo si squaglierebbe in poche ore. Incontrare di nuovo Berlusconi ad Arcore? Lo escludo, niente più accordi col Polo. Tre anni fa pensarono di farci il maleficio. Il mago Berlusconi ci disse: “Chi esce dal cerchio magico, cioè dal mio governo, muore”. Noi uscimmo e mandammo indietro il maleficio al mago. Non c’è marchingegno stregato che oggi ci possa far rientrare nel cerchio del berlusconismo. Con questa gente, niente accordi politici: è un partito in cui milita Dell’Utri, inquisito per mafia. La Padania chiede a Berlusconi se è mafioso? Ma è andata fin troppo leggera! Doveva andare più a fondo, con quelle carogne legate a Craxi. Io con Berlusconi sarò il guardiano del baro. Siamo in una situazione pericolosa per la democrazia: se quello va a Palazzo Chigi, vince un partito che non esiste, vince un uomo solo, il Tecnocrate, l’Autocrate. Io dico quel che penso, lui fa quel che incassa. Tratta lo Stato come una società per azioni. Ma chi si crede di essere: Nembo Kid? Ma vi pare possibile che uno che possiede 140 aziende possa fare gli interessi dei cittadini? Quando quello piange, fatevi una risata: vuol dire che va tutto bene, che non è ancora riuscito a mettere le mani sulla cassaforte. Bisogna che Berlusconi-Berluscosa- Berluskaz-Berluskaiser si metta in testa che con i bergamaschi io ho fatto un patto di sangue: gli ho giurato che avrei fatto di tutto per avere il cambiamento. E non c’è villa, non c’è regalo, non c’è ammiccamento che mi possa far cambiare strada... Berluscoso deve sapere che dalle nostre parti la gente è pronta a fargli un culo così: bastano due secondi, e dovrà scappare di notte. Se vedono che li ha imbrogliati, quelli del Nord gli arrotolano su le sue belle ville e i suoi prati all’inglese e scaraventano tutto nel Lambro. Berlusconi, come presidente del Consiglio, è stato un dramma. Quando è in ballo la democrazia, a qualcuno potrebbe anche venire in mente di fargli saltare i tralicci dei ripetitori. Perché lui con le televisioni fa il lavaggio del cervello alla gente, col solito imbroglio del venditore di fustini del detersivo. Le sue televisioni sono contro la Costituzione. Bisogna portargliele via. Ci troviamo in una situazione di incostituzionalità gravissima, da Sudamerica. Un uomo ha ottenuto dallo Stato la concessione 18 delle frequenze tv per condizionare la gente e orientarla al voto. Non accade in nessuna parte del mondo. E’ ora di mettere fine a questa vergogna. Se lo votate, quello vi porta via anche i paracarri. Se cade Berlusconi, cade tutto il Polo, e al Nord si prende tutto la Lega. Ma non lo faranno cadere: perché sarà pure un figlio di buona donna, ma è il loro figlio di buona donna, e per questo lo tengono in piedi. Ma il poveretto di Arcore sente che il bidone forzitalista e polista, il partito degli americani, gli va a scatafascio. Un massone, un piduista come l’arcorista è sempre stato un problema di Cosa Sua o Cosa Nostra. Ma attento, Berlusconi: né mafia, né P2, né America riusciranno a distruggere la nostra società. E lui alla fine avrà un piccolo posto all’Inferno, perché quello lì non se lo pigliano nemmeno in Purgatorio. Perché è Berlusconi che dovrà sparire dalla circolazione, non la Lega. Non siamo noi che litighiamo con Berlusconi, è la Storia che litiga con lui. (*) le frasi riportate sono state pronunciate testualmente da Umberto Bossi fra il 1994 e il 1999, cioè durante le tensioni del primo governo Berlusconi, dopo la rottura fra Bossi e Berlusconi nel dicembre 1994 e prima della loro riappacificazione alla fine del 1999. Nota sul curatore del libro La Rana Per prima cosa non sono una vera Rana. Non sono una donna (e nemmeno una santa). A pensarci bene non sono nemmeno un uomo. A pensarci meglio sono un personaggio irreale in un mondo virtuale. E allora cosa sono? Boh! Uno spunto? Uno stimolo? Una proposta? L’alias non è un vezzo, è un modo per invitare a guardare ai contenuti e non al contenitore o alla firma o alla faccia. E’ una spinta ad aggregare persone che non necessariamente la pensano allo stesso modo, ma che amano pensare e accettano il confronto con gli altri. Che non credono che le cose peggio di così non possano andare (non sono inguaribili pessimisti o sfascisti o catastrofisti), ma che vogliono (e ci mettono del proprio) che le cose vadano meglio di così (senza essere inguaribili ottimisti). Che pensano che la vita sociale, le relazioni, la collettività, gli altri (che brutte e arcaiche parole eh?) siano ancora fondamentali (quasi quanto noi stessi) e che l’informazione sia una parte importante della vita sociale. Un’informazione onesta, corretta, non faziosa, il più possibile neutra ed utile. Chi è la Rana? I frequentatori dello stagno sono tutti un po’ rane. per seguire La Rana si può zampettare nel suo blog Rassegna Stanca - http://lerane.wordpress.com/ lerane.wordpress.com/ ============================================================================== ============================================================================== ==============================================================================5 dicembre: tutti in piazza contro le leggi ad personam101 domande a papi (per prepararsi al No B. Day)di Alessandro Robecchi, da alessandrorobecchi.it
Cari tutti, inutile girarci intorno: per combinare qualcosa nella vita bisogna studiare, non è che si può sempre essere impreparati. Dunque, ecco qui, un libretto molto istruttivo con un’introduzione (ce l’hanno tutti i libri, avete presente?), un testo (poca roba, tranquilli, potreste anche sopravvivere) e 101 domande al reticente del consiglio. Altro che quei dilettanti di Repubblica che ne hanno fatte solo 10! Dunque, state bene attenti. Se cliccate qui potete scaricare il libro, prefazione, testo, domande e tutto. Se volete solo le domande (uno strano caso di autoriduzione, visto che comunque è tutto gratis) cliccate invece qui. Più di così quelli del No B Day non possono fare, che volete di più, nemmeno Marina B. vi regala i libri, di questi tempi. In ogni caso il viaggio a Roma ve lo pagate da soli. Se avete amici del Pd portate anche loro, così evitate una figuraccia a quel partito anche se, una più, una meno… In ogni caso fate girare le domande più che potete, fatele leggere a mamma, a nonna, a quella del terzo piano, all’elettrauto… Se cliccate sulla copertina, come per magia apparirà la stessa copertina, ma più grande (ma guarda che ’sto internet è una roba…) (2 dicembre 2009 temi.repubblica.it/micromega-online/101-domande-a-papi-per-prepararsi-al-no-b-day/