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91. ::: LETTERATURA ::: VIDEO - Inaki BIGGI...


91. ::: LETTERATURA ::: (( VIDEO)) La  formula  Stradivari - (( Inaki BIGGI ))
Inaki Biggi   25/03/2009 Nord pubblica La formula Stradivari: dodici violini che racchiudono la chiave per far risuonare il cosmo. O distruggerlo.
www.radioalt.it/radioalt/films.asp?id=BIGGI.wmv www.radioalt.it/ ============================================================================= ============================================================================= ============================================================================="La formula Stradivari": thriller con violini
Dopo "Il codice Da Vinci"...  Sarà nelle migliori librerie, a partire da giovedì 26 marzo, il mistery thriller a sfondo storico  "La Formula Stradivari" di Inaki Biggi (ed. Nord). La cui trama, come si evince chiaramente dal titolo, ruota attorno alla figura di Antonio Stradivari, il principe dei liutai, il biglietto da visita di Cremona - capitale mondiale degli strumenti ad arco -nell'intero pianeta. E proprio all'ombra del Torrazzo si svolge parte della vicenda narrata.Che ha inizio alla vigilia di Nataledel 1737, in piazza San Domenico(dove sorgeva la grande chiesadei 'frati neri' in cui fu sepolto il grande liutaio,abbattuta nel 1869 perchè simbolo della SantaInquisizione), oggi piazza Roma, sede dei Giardini pubblici. Campanilisticamente: da leggere!!! "Seduto su uno sgabello davanti al focolare della sua bottega, Antonio guardava distratto le fiamme che crepitavano allegramente. Ancora stentava a credere di aver portato a termine, dopo oltre mezzo secolo di lavoro, lo straordinario incarico che gli avevano affidato. Un incarico che in futuro sarebbe costato così tante vite. Alto, magro e un po' curvo per le molte ore trascorse al banco di lavoro, con un viso segnato e ossuto su cui ricadevano alcuni ciuffi di capellli lisci, il vecchio, al quale mancavano solo sette anni per raggiungere il secolo, dimostrava la vitalità di un sessantenne". Cremona, 1680. In una gelida notte di novembre un cardinale si presenta alla porta di Antonio Stradivari,il più grande liutaio del mondo, l'uomo in gradodi creare strumenti perfetti. L'alto prelato consegnaad Antonio una consistente somma di denaro,che permetterà al liutaio e ai suoi sei figli di vivereagiatamente, e una misteriosa ''chiave', chiedendoglidi costruire dodici violini 'dal potere apocalittico'.accetta e si mette febbrilmente al lavoro, nascondendoquelle creazioni agli occhi del mondo. Impiegheràpiù di cinquant'anni per realizzare i dodici violini.Nel 1732, il liutaio muore, portando con sè nella tombail segreto della 'chiave' e degli strumenti. Madrid, 2003. Il commissario Herrero è alle preseun singolare omicidio. Un magnate greco,ritiratosi in Spagna, è stato brutalmente uccisonella sua villa alle porte della città. Sulle prime,Herrero non ha nessun indizio su cui basare le indagini,ma poi viene contattato da un rabbino - appena arrivatonella capitale spagnola da Gerusalemme -, secondo il qualeil killer ha colpito su incarico di un gruppo di ex nazisti,decisi a impadronirsi di dodici violini, all'interno dei qualiè contenuto un codice che rivelerebbe il misterodella creazione dell'universo... ------------ L'autore del romanzo, Inaki Biggi, è nato a San Sebastiàn(Gipuzkoa) nel 1965. Si è laureato in Psicologiaalla Universidad del Paìs Vasco. Scrive da sempre e,fin da bambino, la Storia è la sua più grande passione.Che ha coltivato come autodidatta. ( gigliola reboanigigliola reboani) www.e-cremonaweb.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2722&Itemid=194 www.e-cremonaweb.it/ ============================================================================== ============================================================================== ==============================================================================I contenuti Cremona, 1680. Quando viene convocato nella cattedrale da un alto prelato, Stradivari non può immaginare che la sua vita è ormai segnata. L'uomo, infatti, consegna al giovane liutaio un'enorme somma di denaro, che permetterà a lui ai suoi figli di vivere agiatamente, e gli rivela un'oscura formula musicale, di costruire dodici strumenti dal potere divino. Stradivari impiegherà più di cinquant'anni completare l'incarico, portando con sé nella tomba il segreto della formula e degli strumenti... Madrid, 2003. magnate greco, ritiratosi in Spagna, viene brutalmente ucciso nella propria villa alle porte della città. Sulle prime, la polizia pensa a un furto finito in tragedia, ma l'ispettore capo Herrero intuisce subito che quel caso sarà un rebus di difficile soluzione. E una prima conferma arriva da Ginevra: notte del delitto, anche l'appartamento del nipote della vittima è stato messo a soqquadro. Cosa cercavano, dunque, gli assassini? Herrero non ha nessun indizio concreto cui basare le indagini, finché non viene contattato da un rabbino - appena arrivato a Madrid da Gerusalemme -, secondo il quale l'omicidio del greco è solo l'ultimo di una catena di crimini e abili depistaggi: fin dalla seconda guerra mondiale, un gruppo di nazisti è alla ricerca di dodici strumenti realizzati da Stradivari, custodi di un codice che rivelerebbe il mistero della creazione dell'universo... www.bol.it/libri/La-formula-Stradivari/Inaki-Biggi/ea978884291601/ www.bol.it/libri/ =============================================================================== =============================================================================== ===============================================================================Intervista a Inaki BiggiSherlock Magazine intervista l'autore di "La formula Stradivari"  
Inaki Biggi E’ in libreria dal 26 di marzo il thriller scrittoda Inaki Biggi dal titolo La formula Stradivari(La formula Stradivarius, 2007).L’autore è in questi giorni in Italia e Sherlockmagazinene ha approfittato per conoscerlo meglio. Inaki Biggè al suo esordio in Italia ma  in Spagnaè al suo secondo romanzo. Sm — La formula Stradivari è il suo primo romanzoche viene tradotto in Italia, il suo nome è in praticasconosciuto ai nostri lettori. Può dirci ”chi è”  Inaki Biggi?Dove e quando è nato, studi fatti, dove vive, cosa ha fattosino ad ora e cosa fa ora oltre che a scrivere?  Sono nato a San Sebastian dove tutt’ora vivoe dove sono sempre stato, lavoro per il municipio.Ho studiato psicologia e mi sono formato da autodidattain campo storico; un campo che mi è servito e mi serveper la costruzione dei romanzi che scrivo. Sm — Da ragazzo/adolescente le piaceva leggere?Quali sono state le letture che l’hanno colpitain modo particolare Ho  sempre letto moltissimo, a casa mia si leggeva moltoe mi è rimasta attaccata questa felice abitudine. Da ragazzo, da adolescente leggevo molti romanzi soprattutto quelli di avventura o romanzi dello stile che poteva scrivere uno Stephem King o   scrittori simili in quel periodo. Successivamente, crescendo sono passato a leggere romanzi di taglio storico e queste erano e sono le mie letture principali nei momenti di tempo libero, poi magari mi dedico a letture più serie quando debbo studiare per qualche ragione specifica. Sm — Come è arrivato alla decisione di “scrivere”?    Come dicevo prima, leggevo moltissimo e quando si legge una quantità imponente di romanzi credo che alla fine si finisca per assimilare il modo di gestire gli schemi per costruire un romanzo, in qualche modo riusciamo a capire istintivamente in che modo vada  sviluppato un romanzo. Quindi sono arrivato a un momento della mia vita in cui,leggendo sempre romanzi scritti da qualcun’altro avevol’impressione di leggere un qualcosa che avevo letto più volte.  Così ho deciso di provare a descrivere io stesso una storia,a creare la mia storia, con i miei personaggi e con un finaleche si confacesse pienamente a me. Sm — Cosa ha scritto/pubblicato prima di questo romanzo? Prima del presente romanzo ho pubblicato in Spagnaun altro romanzo dal titolo: “Il santuario”. Prima di questidue lavori avevo scritto racconti brevi e dei raccontiper l’infanzia, ma amo sopratutto cimentarmi con il generedel romanzo perche penso che mi dia più possibilitadi sviluppare un mondo complesso, un mondo articolato,un mondo che riflette meglio la realtà. Il racconto è breveper sua stessa natura quindi impone una sintesiche in qualche modo è in contrasto con la complessitàche il romanzo permette invece di sviluppare. Il romanzoquindi è un mondo più libero, se vogliamo, che mi consentedi sviluppare una trama più articolata, di tracciare megliola personalità, la psicologia dei personaggi. Pertanto preferisco di gran lunga scrivere romanziin quanto, ripeto,  il racconto breve necessitadi una sintesi che condensa forse eccessivamenteche si vuole raccontare e quindi si perde un pocola prospettiva che invece il romanzo consente. Sm — ha avuto difficoltà a trovare un editore per pubblicarei suoi racconti e i romanzi? Per quanto attiene ai racconti sia quelli breviche quelli per ragazzi non sono stati pubblicatiperchè non ho proprio cercato che venisseropubblicati e per il momento non ho nessunaintenzione di mandarli a un editore. Il mio primo tentativo di pubblicazione l’ho fattocon il mio romanzo “Il santuario” ed è lecito pensare,poichè non ero affatto conosciuto gli inizi, che questisiano stati molto difficoltosi. Però poi ho avuto la fortunadi trovare sulla mia strada una agente letterariadi Barcellona a cui è piaciuto molto il mio romanzoe ha lottato e non ha mai rinunciato fino a quandoè riuscita a trovare un editore che ha accettato di pubblicarlo. Sono molto grato a entrambi perchè hanno scommessosu di me e sul mio romanzo; anche perchè scommetteresu di un autore esordiente è sempre un rischio. Sm — E quale è stato il lavoro di ricerca, le basi storichesu cui ha basato il romanzo? Poi quanto tempoci ha messo per scriverlo? In totale ho impiegato due anni, il primo annoè stato interamente dedicato all’attività di documentazioneanche se va detto che le due cose, in un primo momento,cioè scrivere e documentarsi alle volte si sovrappongono.ma sopratutto per la documentazione è stato usatoil primo anno, perchè dovevo ben strutturare il romanzo,non solo per quel che attiene ai semplici dati e alla loroveridicità ma anche per vedere in che modo questi datipotessero incastrarsi fra di loro, incasellarsi fra di loro. Il secondo anno invece è stato completamentededicato alla redazione vera  e propria.  Diciamoche una volta che si ha ben chiaro nella mente ciòche vuoi scrivere, una volta che hai creato i personaggi,hai la struttura della trama ecc.  il momentodella redazione e quasi più semplice, fluisce in modoquasi naturale Sm — Il romanzo storico o il thriller storico ha avutouna grande espansione. A cosa si può attribuire questo? Io credo che il segreto consista nel saper combinarenel modo più adeguato possibile l’immaginazionee la storia reale. Possiamo avere un romanzo che è tutta fiction,tutta pura narrativa nata esclusivamentedall’immaginazione dell’autore, che è si coinvolgente,che può catturare l’attenzione del lettore, tuttaviaio credo che se questo romanzo ha una base perquanto minima di fatti reali realmente accadutiquesto rappresenti un “plus” per il lettore.  Non è la stessa cosa parlare di un personaggioassolutamente fittizio oppure parlare di un personaggiocome Nelson Mandela, giusto per fare un esempio,primo che mi viene in mente. Quindi anche se la storiache costruiamo su Nelson Mandela è una storia fittizail fatto che il personaggio sia esistito davveroda una dimensione veramente diversa. Nel caso del mio romanzo ho scelto Stradivari perchèuniversalmente noto. Se al posto di parlare di lui avessiscelto di basare la mia storia su un liutaio sconosciutochiamato per esempio Giovanni Arrivederci non sarebbestato lo stesso, avrei dovuto introdurre all’inizio il liutaioal lettori, spiegare per bene chi era e cosa facevae sarebbe stato più lontano in qualche modo alieno estraneoal loro mondo, invece Stradivari in quanto realmente esistitopiù vicino, più prossimo. Io credo che il segreto sia proprio la capacità di dosaresapientementemte immaginazione e storia reale ancheperchè questo ci da la possibilità di farci sentire curiosinei confronti della storia magari quella stessa storiache ci hanno insegnato a scuola e che ci annoiavaterribilmente. Sm — Sotto il nazismo esisteva veramente un istitutoche studiava la possibilita’ di appropriarsi dell’arcadell’alleanza, la lancia di Longino, il Santo Graal ecc. ecc. Tutto questo è assolutamente vero, documentatoe descritto ed è storia. I nazisti avevano un istitutochiamato  Enerve che serviva a studiare gli avi,e degli avi studiavano il linguaggio, le rune, i misteri che erano  in qualche modo associati appunto ai loro avi,ovvero alla razza ariana quando era pura secondo loro. Questo istituto è stato potenziato fino al puntoche passò  a dipendere direttamente dal secondo di Hitler,Himmler che era il responsabile diretto dell’istituto Enervee questo la dice lunga sull’importanza che questo istitutoricopriva per i nazisti. Tra le varie ricerche ne ha portatoavanti alcune che potranno sembrare assurde o da favola.Siamo abituati a vedere il film con Indiana Jones che contende ai nazisti il ritrovamento dell’Arca dell’Alleanzaperchè i nazisti pensavano che chi fosse riuscito a metterele mani sull’Arca avrebbe avuto il potere assoluto, in gradodi dominare il mondo, quindi per quanto tutto ciò sembristrano è tutto vero. Ma non solamente l’Arca dell’Alleanza,il Santo Graal ola Lancia di Longino, non solo quello ma anche il Tibet,sono andati in Tibet alla ricerca di quelli che per loro eranoi cugini lontani di una razza intraterrena di una civiltàche secondo loro si sarebbe potuta sviluppare sottola superficie terrestre e sarebbe emersa alla superficieattraverso il Tibet. Tutte queste ricerche sono assolutamentedocumentate. Sm — Nel romanzo si parla della teoria della musicadelle sfere (Pitagora) cosa è? Pitagora credeva che gli astri fossero pianeti piuttostoche stelle e che nel loro movimento di rotazione su se stessiemettessero un suono anzi per meglio dire una musicaassolutamente ascoltabile, assolutamente percepibile  che però noi non percepiamo in quanto da quando siamoconcepiti, da quando ci siamo sviluppati come specie,questa musica, questo suono è sempre stato presentee  siamo talmente assuefatti a questo suonoche non lo sentiamo più. Lo stesso succederebbe con il sangue che circolanelle nostre vene e circolando emette un suonoma anche in questo caso,  per fare una similitudine,siccome siamo nati insieme a questo suono che ci èsempre stato dal momento in cui prendiamo formanell’utero materno non lo percepiamo affatto e quindiper Pitagora questa musica emessa dalle sfere in quanto corpi celesti è una musica celeste che puòvariare in funzione delle dimensioni del corpoche la genera nonchè dal titpo di rotazione e rivoluzioneche esegue l’astro.  Sm — Il suo prossimo romanzo? Di cosa parlerà?Sarà un altro thriller?R— Sarà un romanzo decisamente storico più romanzostorico che non thriller storico come la “Formula Stradivari”.L’ambientazione temporale è più o meno l’860 (non 1860),i personaggi e le situazioni per ovvi motivi sarannocompletamente diversi però non voglio dire nientedi più perchè sono un poco superstizioso e ritengosia meglio non parlare troppo dei progetti che sonoin cantiere ma non sono ancora sicuriSm — Nel romanzo, Martha nel finale lei benchè feritasi salva. L’ha lasciata in vita per riprendere poi con un sequel? Non ci sarà un secondo romanzo, un seguitoa questo romanzo. Non amo i seguiti. Il romanzoè finito. Credo che i personaggi siano stati sfruttatia dovere e se ci dovesse essere lo spazio per una ripresa,una nuova avventura si tratterebbe eventualmentedell’ispettore Herrera il personaggio che fra tuttiè quello meno legato alla vicenda specifica.Autore: Pino Cottogni - Data: 2 aprile 2009 www.sherlockmagazine.it/notizie/3528/