Raccolta

...


 
L'ultima volta che vidi Sabrina L'ultima volta che vidi Sabrinaera nuda nel sole distesa, il seno tremantee limpida e scura, gli occhi socchiusiil sorriso accennato, lucida pelle di seta.Ti contemplai seduto, Sabrina,inebriato e pazzo della perla azzurrasul tuo ventre di luna, libero e ansante.Ti contemplai seduto le ascelle glabre.Riccioli neri bagnati sulla faccia isolana,le gocce, il sudore colava tra le costole appuntite.Sui fianchi vuoti, tra la carne molle,si rincorrevano  rivoli di vita.Ti contemplai seduto, Sabrina,e con l'assenso tacito adoravo il corpod'argilla e di marmo, la vivida fiamma.Contemplai seduto i tuoi piedi scarni.La bruna peluria bagnata sul fiore affamato,aperto e sublime e le cosce robuste dai muscoliforti danzavano, sbattevano l'erba. Carezze di solebruciavano le pieghe nascoste.Ti contemplai seduto, Sabrina,mentre le tue mani divoravano la terra, la tua boccasputava il fiato trattenuto, battevano i tuoi denti.Contemplai seduto il mio desiderio.Sorriso nel prato giallo, sorriso d'avorio bianco,il lungo sospiro dischiuse la bocca secca,sdraiata sui fili schiacciati da carne appagata,le dita stanche a carezzar le labbra.Ti contemplai seduto, Sabrina,non forze nè pensieri proibiti. Stupore e tenerezzadi te, la fratellanza subìta, voglie nascoste e ribelli.Mi contemplavi, Sabrina sorridente.by Artchokerpubblicata in febbraio 2009