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E DOPO...


l'interessantissima conferenza del prof. Grazia al Circolo Pavese...A FERRARA PER LA MOSTRA DI TURNER!DOMENICA 22 FEBBRAIO 2009
 accompagnatore culturale: prof. Roberto Grazia (storico dell'arte) che martedì 17 febbraio, alle ore 18, in Via Marconi 41 (II piano) terrà una conversazione introduttiva riservata ai signori partecipanti
visita guidata dal prof. GRAZIA alla MOSTRA allestita a PALAZZO DEI DIAMANTITURNER E L'ITALIA
Joseph Mallord William Turner (1775-1851) è il più grande pittore romantico. La sua arte, nata dall'emozione provata davanti allo spettacolo della natura, è la restituzione di «qualche cosa di inafferrabile», la creazione di uno spazio del tutto nuovo e moderno, intriso di luce e di colore, nel quale si dissolve la prospettiva. L'Italia ha avuto un ruolo fondamentale nella formazione della sua poetica. Fin dalla giovinezza e poi durante tutta la sua vita egli fu affascinato dal nostro paese e dalla sua tradizione artistica. Ancor prima di recarvisi in viaggio, quando era allievo di Thomas Monro a Londra, già studiava le opere di soggetto italiano dei maestri antichi e moderni. In seguito, durante i suoi soggiorni in Italia, realizzò acquerelli e disegni dal vero che utilizzò poi come studi preparatori per molte delle sue più belle e celebri creazioni. Ferrara Arte, in collaborazione con la National Gallery of Scotland di Edimburgo, organizza una mostra che affronta, per la prima volta in maniera esaustiva, questo nodo cruciale nella produzione del grande artista inglese, analizzandone tutti gli aspetti e ricostruendo i viaggi e gli spostamenti del maestro nella nostra penisola. Con un'ampia selezione di opere – olii, acquerelli, disegni, incisioni e taccuini provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo – la rassegna ripercorre l'intero arco della produzione di Turner, dai quadri giovanili fino agli straordinari capolavori dell'ultimo periodo.
visita guidata alla PINACOTECA NAZIONALE che ha sede al piano nobile del palazzo dei Diamanti e offre uno straordinario panorama sulla pittura a Ferrara dal medioevo al XVIII secolo.
visita guidata al MUSEO DELLA CATTEDRALE. La nuova sede del Museo, ex chiesa di San Romano, conserva tesori quali le antiche ante d’organo raffiguranti L’Annunciazione e San Giorgio e il drago di Cosmè Tura, capofila della scuola pittorica ferrarese. Fra le opere scultoree sono da notare le formelle duecentesche provenienti dalla Porta dei Mesi, accesso laterale alla Cattedrale distrutto nel ‘700. Dalla stessa porta proviene lo splendido capitello con Le storie di San Giovanni Battista. Nell’abside si ammira la Madonna della melagrana (1406) di Jacopo della Quercia.
Al centro sono esposti otto magnifici arazzi dedicati alle storie dei due patroni di Ferrara su cartoni del Garofalo, e di Camillo Filippi. Tutti furono eseguiti a metà del Cinquecento dalle manifatture ducali estensi, dirette dal fiammingo Johannes Karcher.Una ricca collezione di antifonari miniati, reliquiari, dipinti e altre opere completano il percorso museale.
passeggiata fino a Palazzo Schifanoia, lungo le tranquille, caratteristiche strade che hanno valso a Ferrara l'appellativo di "città del silenzio"
Visita guidata a PALAZZO SCHIFANOIA. Fu costruito per volere di Alberto d’Este e più tardi trasformato e ampliato, soprattutto all’epoca di Borso. La facciata presenta un grande portale scolpito di squisita fattura. La visita comincia dall’ala trecentesca, che ospita collezioni d’arte di varia natura, fra cui si segnalano quelle di pittura, bronzetti, oggetti d’avorio, tarsie lignee, ceramiche graffite e medaglie. Nel Salone dei Mesi si trova uno dei cicli d’affreschi più importanti del XV sec. in Italia. Opera collettiva di molti pittori, fra cui Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti, il grande ambiente era suddiviso verticalmente in dodici scomparti, uno per ogni mese: sono giunti fino a noi quelli da marzo a settembre, da leggersi in senso antiorario. Nel' adiacente Sala delle Virtù si ammira uno splendido soffitto a lacunari dorati e dipinti, eseguito da Domenico di Paris (sec. XV), raffigurante le virtù cardinali e teologali e le imprese estensi.
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