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LA PIU' BELLA MOSTRA DEL MONDO


CRISTALLILA PIU' BELLA MOSTRA DEL MONDO
Incredibili cristalli in mostra al museo della SpecolafotogalleryQuarzi, acquamarine, malachiti, azzurriti, topazi, smeraldi, calcite. Oltre 547 esemplari unici e mai visti per CRISTALLI LA PIU' BELLA MOSTRA DEL MONDO esposti dal 1 aprile al 1 ottobre al Museo della Specola (via Romana 17, ticket mostra e museo 10 euro, orario 9.30-16.30, chiuso lunedì - www.mostrascristallifirenze.it). Capolavori naturalistici appartenenti alla collezione privata di Alalberto Giazotto, per la prima volta in mostra nelle nuove sale del Museo di Storia Naturale contingue alla Tribuna di Galileo. Bellezza e scienza, perfezione geometrica e varità di colori per un patrimonio di beni provenienti da miniere ormai esaurite.1 APRILE - 1 OTTOBRE 2009MUSEO DI STORIA NATURALE - LA SPECOLA - via Romana 17, Firenzeprorogata fino al 30 giugno 2012  
L'articolo di Mara AmorevoliFuochi d'artificio esplodono sotto terra
In mostra alla Specola la collezione di Adalberto Giazotto 547 pezzi che il fisico pisano ha raccolto in tutto il mondodi Mara AmorevoliÈ come entrare in un fuoco d´artificio e restare abbagliati dal caleidoscopio di colori e forme. Meraviglia e stupore (per chi ci crede anche benefiche energie) accolgono i visitatori appena varcata la soglia delle sale buie dove risplendono miriadi di cristalli naturali.
Ammutoliti per un eccesso di bellezza, perfezione geometrica e varietà di colori, lentamente si finisce catturati da luccichii, rifrazioni emanate da enormi quarzi viola, acquamarine celesti-azzurre e poi malachiti, smeraldi, calciti, topazi, piriti, zolfi, mirabili concrezioni intatte rubate alla profondità della terra. Sono 547 esemplari unici al mondo, appartenenti alla collezione privata di 800 pezzi di Adalberto Giazotto, docente di fisica dell´Università di Pisa, oltre che ideatore del Progetto Virgo, il mega impianto dell´interferometro per catturare le onde gravitazionali realizzato a Vicarello. Da oggi i pezzi più belli della sua collezione sono esposti nelle nuove sale della Specola, contigue alla Tribuna di Galileo, fino a poco tempo fa deposito delle raccolte ornitologiche del museo. Cristalli. La più bella mostra del mondo racconta la passione per la magia dei cristalli di Giazotto che, fin da piccolo, ha cominciato a collezionare minerali e cristalli. Una passione cresciuta parallela allo studio della fisica. Due mondi apparentemente lontani. Eppure legati da un ordine perfetto. «Ho iniziato a 3 anni, in Val d´Aosta. Lì raccoglievo i primi sassi aperti con i quarzi. A Cogne c´erano le miniere di ferro e magnetite. Poi per hobby ho iniziato a studiare il mondo minerale» racconta Giazotto, mostrando gli ultimi acquisti: una tormalina dalle miniere dell´Afghanistan, un´acquamarina dal Pakistan e una calcite su ametista dal Brasile. Pezzi straordinari, sfumati di colori, con forme sfaccettate e purezza uniche. Geometria aggressiva, per mostrare la perfezione della materia caotica» spiega il collezionista. Anni di ricerche, di scambi di pezzi come è di rito tra collezionisti. Di colpi di fortuna alle aste per aggiudicarsi alcune raccolte rare, di viaggi in tutto il mondo per ottenere il cristallo più bello, raro o unico. Svettano dai vetri come gioielli costosissimi, e lo sono davvero visto che i cristalli sono stati assicurati per 25 milioni di euro.
Valgono molto di più di regali gioielli o gemme della corona. «Le pietre preziose sono la loro morte, perché questi pezzi unici vengono snaturati, gli viene sottratta la forma, vengono tagliati, ridotti in frammenti e trattati come nel caso delle acquamarine per togliere il verde, o i rubini per eliminare il viola» osserva Giazotto. Ogni pezzo arriva da una miniera, strappato al buio di secoli di lenta opera della natura. «I giacimenti da cui provengono questi campioni non esistono più, sono estinti da tempo. E ci sono voluti centinaia di milioni di anni per essere prodotti in un contesto geologico particolare» precisa Giovanni Pratesi, direttore del Museo, sottolineando il valore di questi beni naturalistici da tutelare, mostrando quindi un gigantesco smeraldo, o un´acquamarina di 60 chili ritrovata in Karakorum, di 15 mila carati.
Solo questo pezzo, se venisse tagliato e immesso sul mercato dei preziosi, avrebbe un valore immenso. Elegantissime composizioni, vibrano tutte le gradazioni del rosa, del giallo-arancio nei cristalli di zolfo dalle miniere siciliane vicino ad Agrigento, dei viola delle ametiste boliviane, i rossi della cuprite che arriva dalla Namibia: materiali estremamente deperibili. Per questo ogni minerale è stato trattato e consolidato con un idoneo procedimento.
La mostra resa possibile anche per intervento dell´Ente Cassa di Risparmio, regala un viaggio eccezionale, ed è accompagnata da due video sulla storia delle estrazioni minerarie. Pubblicizzata con alcuni cristalli esposti in tre vetrine del centro, Luisaviaroma (via Roma), le librerie Edison (piazza Repubblica) e Giunti (via Guicciardini), resterà aperta fino al 1 ottobre (Museo della Specola, via Romana 17, ore 9.30-16.30, chiuso lunedì. Ingresso 10 euro compresa visita museo. Info 0552654321 www. mostracristallifirenze. it).   da FIRENZE.REPUBBLICA.IT