Dall'Olimpo

Come il ramo del biancospino


COME IL RAMO DEL BIANCOSPINONella dolcezza della primavera i boschi rinverdiscono, e gli uccelli cantano, ciascheduno in sua favella, giusta la melodia del nuovo canto. E' tempo, dunque, che ognuno si tragga presso a quel che più brama. Dall'essere che più mi giova e piace messaggero non vedo, né sigillo: perciò non ho riposo né allegrezza, né ardisco farmi innanzi finché non sappia di certo se l'esito sarà quale domando. Del nostro amore accade come del ramo del biancospino, che sta sulla pianta tremando la notte alla pioggia e al gelo, fino a domani, che il sole s'effonde infra le foglie verdi sulle fronde. Ancora mi rimembra d'un mattino che facemmo la pace tra noi due , e che mi diede un dono così grande: il suo amore e il suo anello. Dio mi conceda ancor tanto di vita che il suo mantello copra le mie mani!Guglielmo d'Aquitania ------------------------------Stavo ascoltando un brano di Battiato "Inverno" e una strofa del testo recita "Ma tu che vai, ma tu rimani anche la neve morirà domani l'amore ancora ci passerà vicino nella stagione del biancospino"Ho digitato la parola biancospino su google e mi è apparsa questa poesia di Gugliemo d'Aquitania, trovatore dell' XI sec. L'ho letta, l'ho riletta, mi è piaciuta e ho deciso di pubblicarla, consapevole di andare controcorrente, consapevole di essere noiosa e retrò... ma questo componimento feudale pieno di luoghi comuni della lirica provenzale è davvero bello!!! :-D