Troppa gente in questi giorni si chiede come sia possibile che così tanti insegnanti abilitati non abbiano passato il concorso.Io due idee inizio a farmele guardando i colleghi neoimmessi da concorso. Alcuni sono preparatissimi, ma altri... da accapponare la pelle. Ricordo i miei primi tempi, i miei errori, ma io ho sempre riflettuto sui miei errori e ho sempre cercato la vicinanza e l'amicizia dei colleghi esperti per imparare, ma resto convinta del fatto che insegnante ci nasci. E io ci sono nata. Ma in Italia l'insegnamento, per troppi, è un ripiego. In teoria solo i migliori dovrebbero accedere alla professione, ma in Italia vuoi gli stipendi bassi, vuoi l'estrema precarietà che ha caratterizzato gli ultimi 20 anni, non molti sono disposti a intraprendere la professione e i migliori... piuttosto fanno altro.Io non sono perfetta, io posso migliorare, anzi io devo farlo. Sono pronta a mettermi in gioco ogni giorno e mio malgrado ho la presunzione che tutti siano pronti a farlo. Peccato che non è così.Spero di non essere nominata tutor di nessun neoimmenso in ruolo, sono un'insegnate troppo esigente sui temi dell'inclusività, sui bes, sui dsa, sui diritti e sui doveri dei ragazzi per non mettere il bastone fra le ruote al mio allievo. MA la mia scuola, l'IPSIA, è una scuola fatta di troppe fragilità che devono diventare forze, non mi sento di lasciare tutto questo in mani sbagliate.
Insegnanti si nasce
Troppa gente in questi giorni si chiede come sia possibile che così tanti insegnanti abilitati non abbiano passato il concorso.Io due idee inizio a farmele guardando i colleghi neoimmessi da concorso. Alcuni sono preparatissimi, ma altri... da accapponare la pelle. Ricordo i miei primi tempi, i miei errori, ma io ho sempre riflettuto sui miei errori e ho sempre cercato la vicinanza e l'amicizia dei colleghi esperti per imparare, ma resto convinta del fatto che insegnante ci nasci. E io ci sono nata. Ma in Italia l'insegnamento, per troppi, è un ripiego. In teoria solo i migliori dovrebbero accedere alla professione, ma in Italia vuoi gli stipendi bassi, vuoi l'estrema precarietà che ha caratterizzato gli ultimi 20 anni, non molti sono disposti a intraprendere la professione e i migliori... piuttosto fanno altro.Io non sono perfetta, io posso migliorare, anzi io devo farlo. Sono pronta a mettermi in gioco ogni giorno e mio malgrado ho la presunzione che tutti siano pronti a farlo. Peccato che non è così.Spero di non essere nominata tutor di nessun neoimmenso in ruolo, sono un'insegnate troppo esigente sui temi dell'inclusività, sui bes, sui dsa, sui diritti e sui doveri dei ragazzi per non mettere il bastone fra le ruote al mio allievo. MA la mia scuola, l'IPSIA, è una scuola fatta di troppe fragilità che devono diventare forze, non mi sento di lasciare tutto questo in mani sbagliate.