Creato da artemisia_gent il 31/08/2007

Mamma & Prof.

Il flusso di coscienza di una mamma alle prese con la vita di tutti i giorni. Casa, scuola, famiglia, ideali, viaggi e pensieri: ecco cosa potete trovare.

Messaggi di Novembre 2014

Risalire la china

Post n°1689 pubblicato il 28 Novembre 2014 da artemisia_gent

Nei giorni scorsi ho avuto la sensazione di toccare il fondo. Di raschiarlo proprio.

Poi non so nemmeno come, con i piedi ben saldi a terra, sul fondo del fondo, mi sono data una spinta verso l'alto. E non so come ho da allora l'impressione di risalire.
Ho come l'impressione che da oggi tutto andrà meglio. Ho come l'impressione di vedere la luce fuori dal tunnel.

Sono veramente carica.
Perchè?
Ho appena terminato il 60° libro di quest'anno. 60 libri in 12 mesi... un ritmo da paura, un ritmo che mi rende davvero felice.
Probabilmente passerò presto di ruolo anch'io e ne sono sollevata e felice.
Fra poco avrò una casa grande come desideravo e finalmente sarà tutto al suo posto (forse).
Forse mio marito tornerà a lavorare dopo mesi e mesi di malattia.
Certe cose hanno preso una piega interessante.
Intorno a me ho persone spettacolari che sanno come aiutarmi nei momenti di vera difficoltà (Prof. Mat, Prof. Mat 2 e Prof. Art2), non ho mai avuto nella mia vita amici così.
Forse riuscirò finalmente e definitivamente a dimagrire.

Non posso che essere felice pensando a queste cose.
E tutto il brutto lo lascio fuori. Almeno per ora. Finchè ne avrò la forza. 

 
 
 

tutti lģ

Post n°1688 pubblicato il 24 Novembre 2014 da artemisia_gent

Ieri ho potuto vederti un'ultima volta.

Eri lì nella tua cassa rossa a soldatino con il giubbotto di pelle, la maglietta a girocollo bianca e gli stivali. Eri perfetto, roseo, sembrava dormissi. Di un sonno da cui ci si risveglia, non da quello definitivo della morte.
Eri in pace. Finalmente in pace.
Nonostante la tua serenità non riesco a togliere questa immagine dai miei occhi.

Oggi la chiesa era gremita. Ti conoscevano tutti. Eri amico di tutti.

La tua morte ha permesso di farli rincontrare. Non proprio tutti sia chiaro, qualcuno non è potuto venre, altri non siamo riusciti a raggiungerli, altri non se la sono sentita.

Dopo una decina d'anni sono sempre gli stessi. La vita li ha appesantiti un po' e li ha anche imbiancati, sono quasi tutti padri, ma vederli lì tutti insieme mi ha dato l'impressione di essre tornata indietro di quasi vent'anni.

Quando i quattro emergumeni di pelle vestiti ti hanno portato fuori dalla chiesa ti hanno salutato il rombo delle Harley Davidson. E nessuno è riuscito a trattenere le lacrime. Nessuno.

Vedere tutti quegli uomini, perchè uomini siete diventati senza accorgervene, piangere,  era straziante.

E sapere che tu volevi incontrarli tutti insieme una sera mi ha fatto pensare che forse ci sei riuscito...

E ora vola in cielo, vai verso la luce, goditi tutto quello che la vita non ti ha dato.

E aspettaci, perchè prima o poi arriveremo tutti.

Ciao. Ci vediamo lassù.

 

 
 
 

No Fellings. No Pain.

Post n°1687 pubblicato il 22 Novembre 2014 da artemisia_gent

i ricordi sono in fila e non mi mollano, 
ad uno ad uno salgono e mi tormentano. 

Non passa.

Continua a fare male.

Sono troppo nervosa e non riesco a dare un senso a tutto questo. Sul serio.

Quando cerco di parlarne tutti cambiano discorso per non farmi piangere, oppure se la prendono perchè soffro troppo. C'è una misura del dolore? Si può soffrire troppo? Provare troppo dolore?
Per me il dolore non è mai abbastanza. Le lacrime non sono mai abbastanza.

Ogni volta che vedo la luce in fondo al tunnel arriva qualcosa a farmi male, a farmi capire che non è ancora finita.

E poi penso di perdere le persone che ho vicino. Ed entro in loop da cui è impossibile uscire senza piangere. 

E ho anche tante parole che girano in testa e proprio non riesco a convogliare, non riesco a dargli forma.

 

nessun rimpianto nessun rimorso 
soltanto certe volte capita che appena 
prima di dormire mi sembra di sentire 
il tuo ricordo che mi bussa 
e mi fa male un po' 

Come dicon tutti il tempo è 
l'unica cura possibile 
solo l'orgoglio ci mette un po' 
un po' di più per ritirarsi su 

 
 
 

Ciao

Post n°1686 pubblicato il 19 Novembre 2014 da artemisia_gent

Le cose me le sento. Non ho bisogno di saperle. Le sento dentro.

Ci sono stati anni in cui le percepivo chiare, cristalline. Oggi le sento confuse ma le sento.

Ieri avevo il mopndo contro. Mi sono innervosita per stupidaggini. Stavo male. Mi sono presa una fracata d'acqua, mi sono bagnata come un pulcino perchè ho lasciato l'ombrello a scuola.
Stamattina mi sono alzata male.
Era una giornata no.
Sono andata al centro commerciale per fare shopping terapeutico e niente. Stavo male. Un qualcosa che non mi riuscivo a spiegare.
Poi passo davanti all'edicola. Leggo la locandina del giornale. Una fitta al cuore. Le gambe che mi tremano. No, non è lui. Troppo vecchio. Non è lui. Ne sono certa non è lui. NOn può essere lui.

Poi arriva mio marito.

Glielo dico.

Cosa facciamo? Compriamo il giornale? No. Non è lui. Non può essere lui.

Controlla su internet.

E' lui.

La persona più buona della terra. E non lo scrivo solo perchè è morto, ma perchè lo era sul serio. Morto sulla strada in groppa alla sua Harley Davidson.

Volevo scrivere... ma non riesco.Mi passano davanti tutti i momenti di 20 anni di vita... Credevo di poter stare meglio scrivendo... ma non riesco a smettere di piangere...

 
 
 

Vivere in allerta 2

Post n°1685 pubblicato il 11 Novembre 2014 da artemisia_gent

Ormai non so più da quanto tempo è che siamo in Allerta. Credo circa da una settimana.

Le scuole sono state chiuse 2 giorni la scorsa settimana, tre questa. Ormai ho perso il conto di quante lezioni ho perso e Giovedì, se mai riuscirò a tornare a scuola sarà difficile riprendere il filo del discorso con i ragazzi.

Negli ultimi anni la pioggia è un incubo. Un incubo da cui non riusciamo a svegliarci.
Le colline si sgretolano sotto la violenza delle piogge. I fiumi si ingrossano in pochi ore. L'unica cosa che rimane da fare è stare a casa.

Bene o male noi la viviamo abbastanza bene. Abitando in città non abbiamo grossi fiumi che ci minacciano e la città è protetta dalla diga, quindi la forza del mare rimane confinata al mare aperto e non al porto, quindi i nostri rivi possono scaricare senza troppi problemi in mare. Ma basta uscire dall'area urbana per avere grossissime criticità. La strada che mi divide dal lavoro è impervia durante l'allerta meteo. Devo oltrepassare due fiumi che fanno paura quando piove un po' di più... il Magra e il Calcandola. Poi ci sono anche una serie di canali che se ben sollecitati riescono a far più casino del Magra e del Vara messi insieme.

Certo è che se mio marito fosse tornato al lavoro per me queste giornate sarebbero state più pesanti. Sarei stata sempre da sola. Lui sarebbe stato in caserma oppure direttamente a splare fango... tra Geova, Parma, Carrara e ora Chiavari il fango non è proprio mancato in questo mese.

Ieri e oggi hanno persino chiuso la scuola delle bambine. Non era mai successo. In città abbiamo delle cosiddette zone rosse, che quando c'è allerta mete vengono monitorate con attenzione. Noi siamo molto lontani da esse, ma il Sindaco ha preferito chiudere tutto. E così ci siamo passati 2 giorni in casa.

Ieri abbiamo guardato vecchie foto e anche i miei vecchi cartoni animati. Creamy e L'isola della piccola Flo. Creamy non è piaciuto moltissimo alle bambine, preferiscono Flo. Con il senno di poi anche a me piace più Flo. Pensa che bello emigrare in un altro continente... poi in Australia! E con un viaggio tra Berna e l'Inghilterra su chiatte lungo il fiume. Magnifico! Altro che Creamy che ha una bacchetta magica per trasformarsi....  Questo tipo di fantasia non è nella mentalità delle mie figlie, sono molto più partiche. Ieri sera poi mi è capitato di pensare alla mia infanzia e alla loro. Per assurdo io avevo molte più cose. Molti più giocattoli intendo. Ma meno vestiti. Ero più sola di loro. Loro insieme si divertono da matti. Io guardavo molta più tv. Loro pochissima. Nonostante tutto, io e mio marito passiamo tantissimo tempo con loro e poi viaggiamo tantissimo. Anche se negli ultimi due anni ci siamo fermati per forze di causa maggiore. Da piccola non andavamo molto in giro, anzi le mie vacanze erano tutte alla fattoria. Loro hanno fatto diversi viaggi intercontinentali. Rachele che ha viaggiato di meno ne ha fatti 2.
Domani loro torneranno a scuola. Io non ancora.

Almeno domani avrò una giornata libera per fare qualche scatolone! 

 
 
 

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