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Ferrara ma cosa dici????

Post n°25 pubblicato il 16 Febbraio 2008 da aruki
 

Questa la dichiarazione di Giuliano Ferrara al Tg2 delle 20.30 del 15/02/08 in merito all'interruzione volontaria di gravidanza di una donna partenopea che portava in grembo un feto con una grave malformazione genetica (Sindrome di Klinefelter):


"... a Napoli è stato ucciso un bambino affetto dalla sindrome di Klinefelter che è una malattia comune..."

Punto 1: un feto non è un bambino.

Punto 2: la sindrome di Klinefelter non è malattia comune ma, per fortuna, è un malformazione genetica rara (www.malattierarepiemonte.it; www.actabiomedica.it) caratterizzata da:

 - una trisomia nell'82% dei casi 
   un solo cromosoma in più del normale corredo cromosomico: XXY;

- nell'11% dei casi da un mosaico
accanto ad una linea di cellule poliploidi sono presenti una frazione di cellule normali (46 XY/47 XXY; 46 XX/47 XXY) 

-nel 7% corredi cromosomici formati da 48 cromosomi
(XXYY - XXXY)

La frequenza di questa sindrome varia da 1:1000 a 1:1500 maschi nati.
Il quadro clinico è caratterizzato da: insufficiente virilizzazione, testicoli piccoli, sterilità, azoospermia, elevata statura, aumento delle gonadotropine plasmatiche.
Una minoranza dei soggetti affetti dalla sindrome di Klineferter presenta un ritardo mentale, molti invece hanno difficoltà verbali. I bambini imparano spesso a parlare molto più tardi rispetto ai coetanei e possono avere difficoltà ad imparare a leggere ed a scrivere. I soggetti affetti hanno testicoli piccoli, disturbi della personalità fino al ridotto Quoziente Intellettivo, ginecomastia (mammelle simil-femminili), pene piccolo, alterazioni ossee, prolasso della valvola mitralica 55%, diabete franco 10%, incidenza del carcinoma della mammella 20 volte superiore al normale, leucemie gravi, disturbi psicologici legati alla loro condizione legata all’abitus eunucoide.

Nel caso la sindrome sia dovuta ad una polisomia (48 XXXY - XXYY) il ritardo mentale può risultare grave ed essere accompagnato da frequente aggressività. La maggior parte dei soggetti affetti si trova in istituti o manicomi criminali (fonte: Il cariotipo umano normale e patologico - Ed. Piccin).

Che vita si prospetta ad un bambino affetto dalla sindrome di Klinefelter? Leggiamo insieme le ricerche...

Secondo i genitori, dalla nascita ai 12 mesi, i loro figli possono presentare ipotonia, ritardo nello sviluppo e frequenti infezioni delle alte vie respiratorie.

Dai 2 ai 4 anni di età, notano comportamenti simili a quelli dei bambini autistici, per la tendenza all’isolamento di alcuni bambini con disturbo del linguaggio che li inibisce nel comunicare e socializzare.

Durante questo periodo, i genitori notano che i loro figli tendono ad essere magri ed a crescere soprattutto in altezza.

In età scolastica, tendono ad incontrare difficoltà di apprendimento con ritardo dello sviluppo di un vocabolario sempre più ricco e complesso, ma anche tremore delle mani e incoordinazione dei movimenti che si riflettono in difficoltà nella scrittura e in tutte quelle attività che richiedono la forza della parte superiore del corpo.

I genitori possono notare anche un pene di piccole dimensioni e questo argomento genera le ansie principali assieme a quello di un possibile disturbo dell’orientamento sessuale.

Dagli 11 ai 19 anni d’età, gli individui con SK possono andare incontro a pubertà ritardata, ad acne ed ad  accessi d’ira. In questo periodo il problema più sentito dalla famiglia riguarda l’aderenza alla terapia sostitutiva, la sua efficacia ed i possibili effetti collaterali. Le iniezioni intramuscolari ogni 3 settimane sono lo schema più seguito in Pediatria e, poiché provocano fluttuazioni eccessive dei livelli ormonali, determinano anche sbalzi dell’umore e della forza fisica. Poiché il liquido iniettato è oleoso potrebbe anche essere doloroso, pertanto si consigliano rotazioni tra glutei e cosce e somministrazioni preventive di antidolorifici.

La ginecomastia viene notata più frequentemente dopo i 19 anni.

Una volta raggiunti i 20 anni d’età, possono insorgere problemi tipo ulcere alle gambe, depressione con stati d’animo altalenanti.

Più tardi sono prevalenti le problematiche legate alla fertilità.

Non voglio esprimere giudizi di merito sull'interruzione volontaria di gravidanza, ognuno di noi ha le sue opinioni.

Ho voluto solo fornire una descrizione corretta della  sindrome di Klinefelter in modo che ciascuno possa costruire le proprie opinioni su dati scientifici e non sulle castronerie dette da un individuo che sta solo cercando di entrare al più presto a far parte di quella "casta" da lui tanto criticata.

Per essere credibili è necessario conoscere la realtà, quella vera, fatta di orfanotrofi colmi di individui diversamente abili che nessuno vuole, di famiglie distrutte fisicamente, psicologicamente ed economicamente, di bambini e bambine con abilità diverse che ogni giorno lottano per sopravvivere in questa società che li umilia, li ghettizza e si rifiuta di vedere la bellezza che è dentro ognuno di loro.

Quindi, caro Ferrara prima di sputare sentenze sulla signora di Napoli e su tutte le altre donne che ricorrono dolorosamente all'aborto terapeutico: pensa, rifletti, se sei ancora in grado di farlo. Esci dagli studi televisi o dalla redazione del tuo giornale e vatti a fare un bel tuffo nella realtà, magari cambi idea!

 

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Commenti al Post:
blumare77
blumare77 il 16/02/08 alle 11:52 via WEB
Mah, io invece condivido l'opinione di Ferrara. Sul mio blog ho parlato proprio dell'aborto. Se ti va puoi leggere il mio post
 
YORNON
YORNON il 16/02/08 alle 14:14 via WEB
ciao
 
delfinogiovane
delfinogiovane il 16/02/08 alle 18:07 via WEB
L'aborto è un diritto che si sono conquistate le donne e tocca a loro decidere del loro corpo. Per la situazione di cui parli sono d'accordo con te: chi fa il giornalista dovrebbe avere la decenza di informarsi prima di informare gli altri. Ciao!
 
 
ladymiss00
ladymiss00 il 22/02/08 alle 00:36 via WEB
io ho firmato la petizione, ma sono tropo stanca per indicartela, ora ciao fatti vedere ogni tanto passa, Milena
 
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