As Fidanken

La caduta degli dei nordici


La Lega Nord, a meno di miracoli (sempre possibili in Italia quando deleteri), pare allo sfascio. E' all'opposizione, ma non si sente se non per stupidaggini, sovrastata dai 5 Stelle molto più numerosi e determinanti. Dei voti di Maroni, diciamolo, in questo momento non se ne fa nulla alcuno. Al Nord presiede le 3 regioni più ricche, ma senza l'alleanza con il PdL non prenderebbe più nulla. I berluscones lo sanno e presto chiederanno il conto. Alle ultime amministrative sono spariti. Bossi, che sembra più vecchio e balengo del Berluska, ogni tanto spara qualche giudizio avvelenato, ma sa bene che la rovina è prima di tutto responsabilità sua. Maroni è comunque uno della vecchia guardia, modesto, un colpo al cerchio ed uno alla botte, non sembra poter tirare su il partito. Gli altri, Calderoli, Salvini, Cota ecc... statisticamente non valgono alcunché, sia in senso letterale che come "statisti". Gli unici con un po' di carisma e buon senso sono i veneti, Tosi e Zaia. Ma non hanno la maggioranza dei 4 gatti rimasti. Tosi propone le primarie. Sarebbe un segno di modernità in un movimento che alla fine, dopo tanto strombazzare, si è rivelato avere tutti i difetti dei vecchi partiti che criticava. Oltre ad una rozzezza ed ignoranza del tutto nuova. Eppure alcuni principi e relative richieste del leghisti erano e sono tuttora condivisi da molti, me incluso. Il federalismo. Il decentramento rispetto a Roma capitale. Il recupero delle tradizioni ecc... Chiaramente, se pure la Lombardia è in mano alla 'ndrangheta, sono speranze vane.