As Fidanken

Sardegna


Poche e chiare parole che descrivono impeccabilmente la situazione sarda (e non solo quella).Le ha pronunciate lunedì alla radio (rai2) Mario Tozzi, 5 minuti di scienza mista a buon senso, proprio ciò che manca all'Italiano medio. Il mare è ancora molto caldo a causa dell'innalzamento termico globale e le correnti fredde dal nord (normalissime per il periodo) causano cicloni di intensità proporzionale alla superficie del mare (il golfo del Messico, più esteso del Mediterraneo, genera cicloni più potenti). L'allarme è stato dato nei tempi previsti, l'informazione però si è fermata ai sindaci che non hanno le capacità (organizzative e mentali) di diffondere le corrette informazioni e direttive alle popolazioni. La gente si comporta insensatamente, mettendosi in auto, passando su ponti, sottopassi, andando semplicemente in cantina: bisognerebbe istruirla in tempo di pace, ma non si fa mai. Negli USA in caso di emergenza la gente si toglie dalle strade, persino le auto vengono spostate in luoghi sicuri: in caso di inondazione si trasformano in proiettili micidiali. Un tempo gli alluvioni riguardavano i grandi fiumi e quindi avevano diversi tempi di gestione, oggi ci sono piccoli torrenti che in 15 minuti si riempiono d'acqua, dopo che sono stati secchi per anni.L'acqua che cade è tanta, ma non viene assorbita dal terreno perché è troppo cementificato. I tempi di ritorno non sono di centinaia di anni: il clima è cambiato, questi eventi sono sempre più frequenti. Ma si dimentica in fretta. Ci sono ancora troppe costruzioni edificate nell'alveo di piena dei fiumi.