As Fidanken

La grande bruttezza


Non uso mettere nei post lunghe recensioni dei film che vedo, se non un breve commento nella mia apposita rubrica. Però, di fronte all'offensiva mediatica esaltante "La Grande Bellezza", non resisto e faccio un'eccezione alla regola. Come ho sentito dire, il film è effettivamente un piccolo trattato di sociologia. Gli attori sono bravi, entrati bene nella parte; scenografia, regia tutto ok. Però ... è sì una fotografia accurata di una certa società decadente, ma non la mia, e neppure quella della maggior parte della gente che oggi fa un po' fatica ad andare avanti ed a sbarcare il lunario. Come spesso succede, si fa presa sulla massa esibendo un ceto intellettualmente e soprattutto finanziariamente "superiore"; nei suoi pregi, ma soprattutto nei suoi difetti. La massa ambisce a raggiungere certe vette decadenti, "la grande bruttezza", appunto. E' come voler vedere il panorama dalla vetta. Magari scoprendo che non è poi un granché. Infine 2 parole sull'istrionismo del protagonista. Grande attore, ma recita tutto con lo stesso stile, sia che faccia il politico/viveur/intellettuale 45enne che lo scrittore 65enne. Non è che ne stiano facendo un mito?