As Fidanken

Follia, male, morte


Non amo scrivere su fatti di cronaca, violenti come quelli che hanno occupato i telegiornali nelle ultime 2 settimane.Ma per una volta infrango la regola e lascio 2 riflessioni sul caso di Motta Visconti.Un uomo che uccide moglie e figli, se ne va al bar a vedere la partita di calcio, torna e denuncia l'eccidio sperando di farla franca, potrebbe far pensare ad un folle, soprattutto dopo la allucinante confessione e motivazione dichiarate.Ma crederlo un pazzo è un tentativo inconscio di auto-tranquillizzarsi: solo uno "uscito dal senno" può fare una cosa simile. Ma forse non è così.Il male esiste: senza scomodare il diavolo, una componente malevola, più o meno forte, ci può essere in ciascuno di noi. Può arrivare al sadismo, alla ferocia e così via. Hitler può esserne un esempio: era pazzo o soltanto cinicamente cattivo ad un livello inimmaginabile?La cattiveria è semplicemente uno dei vari frutti dell'adattamento evolutivo animale, che qualche volta può essere usata anche dall'uomo (che in teoria sarebbe specie intelligente).I questi casi mi chiedo, pur essendone da sempre contro, se non sarebbe giusto o cinicamente utile usare la pena di morte.Un pazzo si può provar a recuperare, ma un "cattivo" a tal punto?