As Fidanken

Riformatorio


Molti si chiedono perché Renzi si accanisca così tanto sulle Riforme istituzionali/elettorali quando il paese non regge la competizione internazionale e rischia la recessione.Anche l'altro giorno, dopo la notizia sulla stasi del PIL, il presidente del consiglio ha continuato a parlare di quelle riforme (ma anche di quelle sul lavoro ecc...).Una risposta è arrivata da Mario Draghi: l'Italia sarebbe poco appetibile agli investitori internazionali, quelli con la "grana", perché è un paese dove qualunque cambiamento è molto lento e perlopiù osteggiato. Premetto che personalmente la penso come Robert Kennedy, che già nel 18/3/1968 aveva descritto l'insensatezza del PIL per descrivere il vero benessere di una società.Recentemente poi ho partecipato ad un corso di formazione dove il docente, esperto di piccole/medie impresa europee, diceva che un obiettivo di uno stato può essere tranquillamente quello di "non decrescere", invece che di crescere ad ogni costo. Basti pensare, del resto, che la popolazione occidentale è in calo e invecchia anno per anno: se anche non cresce il PIL... che importa? D'altro canto, a prescindere dal PIL, un po' di riforme andrebbero fatte. Non tanto per gli ipotetici investitori di cui parla Draghi, ma per far funzionare meglio il paese e premiare i migliori/laboriosi/onesti/ecc...Può fare un poco paura un cambiamento nelle regole elettorali che preveda soglie di sbarramento alte per i piccoli e soglie di premio basse per i grossi partiti, tanto più che contemporaneamente ci sarebbe la riduzione numerica e funzionale di una delle due camere (il senato). Ma si può lavorare ad un buon accordo, senza impiegarci 3 anni, e ontemporaneamente si può lavorare ad altre riforme (lavoro, giustizia, ecc...). Purtroppo in Italia, nel grande e nel piccolo, c'è una tendenza a non volersi muovere.Faccio un esempio banale: abito in un condominio abbastanza nuovo, ben costruito, apparentemente signorile. Ma faccio una fatica "bestia" a far accettare alcune innovazioni/manutenzioni. Per mettere una cassetta della pubblicità dal costo di 2,5 €. a famiglia ho dovuto subire sabotaggi vari. Far sostituire le etichette adesive, vecchie di anni, sporche, illeggibili dai videocitofoni sembra un'impresa impossibile, seppur sarebbe obbligatoria secondo regolamento condominiale.E' un'ennesima metafora dell'Italia: non ha cura di sè (e le costerebbe poco), quindi è poco appetibile per un compratore, o nel caso dell'Italia, per un investitore!