As Fidanken

Lei


Alla prima occhiata non l'ho riconosciuta. L'ho comunque notata per il colore e la lunghezza dei capelli, il look un po' colorato, ma senza particolare attenzione. Al secondo incrocio l'ho riconosciuta, anche se mi è passata rapidamente davanti guadagnando frettolosamente l'uscita, con lo sguardo un po' indispettito di chi ha visto qualcosa che non avrebbe voluto vedere, forse mai. Così penso io… Del resto era abbastanza anomalo non esserci più incontrati in 4 anni. Avevamo gli stessi gusti, pensieri, opinioni. L'Abbonamento Musei era per noi un "must", quante mostre abbiamo visto insieme e quella di ieri sarebbe stata l'ennesima. Non ho avuto tempo di salutarla, ero preso dalla piccolina che ieri, stranamente, era particolarmente ciarliera e le sue “chiacchiere” risuonavano nella sala creandomi un po’ di imbarazzo insieme a normale orgoglio. Lei avrà visto anche questo e avrà pensato che era troppo.Dopo tutto quel che era successo, dopo tutto il male che le avevo fatto e che in qualche modo mi sono fatto da me. Temevo questo incontro, e le condizioni di ieri erano le peggiori che potessi ipotizzare. Lei sola, io no, anzi. Avrei voluto vederla con una persona al suo fianco. Ma non c'era. Del resto è sempre stata molto difficile e molto poco avvezza a valorizzare le sue indubbie qualità femminili. Quando eravamo insieme cercai a lungo di farle capire che valesse la pena, per lei stessa, ed anche per me. Lei poi mi rinfacciò che era solo per me che la spingevo. E forse aveva ragione, sono stato manipolatore. Ieri, se pur di sfuggita, l'ho vista bella, magra, con i capelli rossicci, lunghi, mossi. Colorata, un po' sbarazzina, una 40enne vestita carina, ma non come le ragazzine di oggi, tutte piastrate, jeans attillati ecc..., mantenendo sempre una sua originalità. Non amava particolarmente i bambini, da ieri forse li odierà, o forse no. Eppure io le dicevo che sarebbe stata una madre perfetta (di un nostro figlio? Forse non sono mai stato così esplicito, me ne rammarico, ma forse è bene così, non la meritavo).Lei non sapeva staccarsi dalla sua autonomia, ed io non insistevo, poiché faceva comodo anche a me, nella mia malevolenza e stupida astuzia.  Vedendola, ieri, ho accusato il colpo, un peso allo stomaco, molti pensieri tristi, rimorsi, rimpianti, il ricordo di quanto fossi depresso, una ferita interna che non si rimarginerà mai, che forse io stesso voglio rimanga aperta, per punirmi, inutilmente.