As Fidanken

Il prof. siriano alle porte


Riaprono le scuole e, dopo 2 settimana, alla classe di liceo frequentata dalla mia figlia più grande manca ancora la professoressa di lettere (che non è proprio una materia secondaria).La nuova riforma ha concesso a molti insegnanti del sud di poter avere un posto fisso, ma  al nord.Il fenomeno non è proprio una novità, qui a Torino 2 insegnanti su 3 sono di origine meridionale fin dagli anni '70, vuoi perché giù non c'è lavoro privato, vuoi perché i là concorsi sono meno selettivi, vuoi perché non puoi spostare classi di bambini/ragazzi (per metà di origine meridionale, ma ormai impiantati qui) al sud.Ai miei tempi, quando frequentavo il prestigioso Liceo D'Azeglio a Torino, la cattedra di Italiano del triennio era occupata da un illustre luminare calabrese che però ogni anno sceglieva di andare altrove. Quindi ... nulla di nuovo sotto il sole.Tornando ad oggi molti insegnanti non vogliono saperne di lavorare al nord e quest'anno gli è stato concesso di congelare la cattedra "fissa" sostituendola con una supplenza annuale al loro paese.Posto che qualunque datore di lavoro privato, a meno che non avesse tra le mani Einstein, troverebbe immediatamente un sostituto e quindi chi non accettasse il posto si troverebbe a spasso, senza alcuna supplenza, bisogna riconoscere che:gli stipendi sono bassitrasferirsi, se si ha famiglia, è un trauma ed un costo non da pocola vita al nord costa mediamente 1/3 in più che al sud.D'altro canto qui i servizi sono migliori, si pensi solo agli ospedali, al trasporto pubblico ecc..., per cui chi ha la possibilità di avere una cattedra dovrà pensarci bene prima di rinunciare, considerando inoltre che ci sono ormai molti extracomunitari che premono alle frontiere dell'Europa, prima o poi pronti a prendere questi posti lasciati vuoti.