As Fidanken

Dialogo con un italiano nero


In questi giorni sono ricoverato per esami in un centro ospedaliero molto avanzato dal punto di vista della ricerca e della diagnostica.Nulla di grave, non è questo il tema che voglio affrontare.Nella mia stanza c'è una persona di colore, più o meno mia coetanea, con cui ho avuto l'occasione di scambiare qualche parola. Non molte, in verità, poiché sono solo io a chiedere, lui non mi domanda nulla.Vive in Italia, è cittadino italiano da alcune decine di anni. Non parla molto bene la nostra lingua, un po' come alcune signore emigrate dal sud Italia che, dopo tanti anni, parlano ancora un mix tra italiano e il loro dialetto originale. La scarsa integrazione linguistica (che non è la norma: mia nonna, laziale, parlava persino un po' di piemontese) generalmente è dovuta alla quasi esclusiva frequentazione di persone della medesima origine residente nel luogo ove si è migrati.Il mio vicino conosce però anche il francese, l'inglese e una lingua africana che sento usare ogni tanto nelle sue lunghissime e continue telefonate, videochiamate, a viva voce: confermo che gli africani sono veramente chiassosi e incuranti del fatto di esserlo! Ma a me in fondo non dispiace, mi tiene compagnia, anche se ascoltare per ore e ore video altrui ad alto volume potrebbe infastidire chiunque.Ha fatto molti lavori duri e umili, ora esporta auto usate verso il suo paese, dove a bassissimi costi le rimettono a posto.Vorrebbe tornare in Africa, lui si sente africano prima che italiano. Ma là c'è mafia, corruzione, odio e invidia verso chi è andato all'estero ed è tornato "ricco" per i loro canoni. Ogni iniziativa imprenditoriale gli viene boicottata, anche con la Magia Nera. Su questo punto ho cercato di capirne di più, ma mi sembra che ci creda davvero.Non va confuso con i poveracci che vengono qui con i gommoni, lui era figlio di benestanti ed è fuggito con un visto per l'Italia per motivi politici, con un comodissimo volo aereo.E infatti non vede proprio di buon occhio i migranti economici: è apertamente leghista, poiché dice che quelli che, come lui, lavorano, qui sono rispettati, mentre quelli che spacciano, rubano ecc... vengono in Italia perché al loro paese non glielo lascerebbero fare. Là la Giustizia ha una mano molto pesante.In effetti non ha tutti i torti: qui fuori si vedono un po' di parcheggiatori e pulisci vetri, sempre che non spaccino pure. Ma la stragrande maggioranza viene qui perché laggiù non riesce a vivere decentemente e di solito non ha la fortuna di poter prendere un aereo...Mi dice poi che l'Africa è ricchissima, piena di risorse e di capacità, ma è ancora soggetta al taglieggiamento degli ex colonialisti, vedi i paesi che devono usare il Franco francese. Di fatto metà dei guadagni gli vengono sottratti. Gli interessi americani e francesi sono predominanti.Si lamenta poi che laggiù tutti si aiutano (forse dimenticandosi di aver parlato poco prima della Magia Nera e del boicottaggio subito) mentre qui ognuno si fa gli affari propri.Invero da noi c'è moltissima solidarietà, spesso gestita dalle Parrocchie ma non solo, però ... non è chiassosa, lavora nell’ombra.Infine ha l'atteggiamento che molto spesso viene rimproverato ai migranti, vorrebbe che gli venisse fatto tutto senza chiedere, senza alzarsi dalla sedia, non ringrazia quasi mai, non è interessato a ciò che gli sta intorno se non ai filmatini che si guarda sul cellulare.Difficile integrarsi totalmente, così. Non per nulla vorrebbe tornare in Africa in modalità stabile. Ma sa che laggiù non lo curerebbero gratis.