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La calda voce di Fausto Cigliano e la sua chitarra


INTERPRETI
Cantante e chitarrista. Nato a Napoli il 15 febbraio 1937. Figlio - il penultimo di sette - di un comandante dei vigili annonari di Napoli, già da ragazzino coltiva la passione per la musica e la canzone.Durante le festicciole familiari, benchè timido, si esibisce sotto una sedia, attorno alla quale vuole poggiata una coperta. Ma Fausto Cigliano soffre di asma ed è così costretto ad assistere con disappunto alle esercitazioni canore dei quattro fratelli più grandi che fanno parte del coro del San Carlo.Cominciati gli studi di ragioneria, deve abbandonarli per l'inaspettata morte del padre. Un suo compagno  di scuola gli regala una chitarra, il che lo spinge ad imparare la musica. Roberto Murolo, che gli insegna le prime nozioni, scopre che il ragazzo, oltre ad avere disposizione per lo strumento, possuede anche una buona voce.Nell'estate del 1953, guarito completamente dall'asma, il cantante-chitarrista in erba entra a far parte dell'orchestra da ballo di Lello Greco che suona al laghetto della Mostra d' Oltremare di Napoli con un repertorio di brani classico-moderni quasi tutti di slow napoletano.Nei mesi seguenti Cigliano canta in un locale notturno di Napoli. Contemporaneamente, riprende e continua a studiare ragioneria, diplomandosi nell'ottobre 1955. L'estate dello stesso anno, sempre come solista, si esibisce all'Hotel Moresco di Ischia con un complesso jazz.Invitato da Palmieri, funzionario Rai, ad una audizione, Cigliano supera brillantemente la prova.Comincia così a partecipare a trasmissioni radiofoniche e televisive,Nel 1956 e nel 1957 - con altri due cantanti chitarristi, Amedeo Parlante e Sergio Centi - riassume i motivi di due Festival di Napoli.Nel 1959, al festival di Sanremo, presenta il brano "Sempre con te" di Roberto Murolo. Nello stesso anno vince quello di Napoli con la canzone, bellissima,ancora di Murolo, "Sarrù chi sa" in coppia con Teddy Reno.Negli anni successivi partecipa alle varie edizioni festivaliere di Napoli e Sanremo, dove nel 1964 presenta il gioiello di Carlo Alberto Rossi "E se domani" che diventerà il cavallo di battaglia di Mina. Cigliano interpreta anche vari film senza grosse pretese e nel frattempo comincia a girare il mondo con la sua chitarra e nei migliori teatri. La tv lo vede impegnato in un ciclo di trasmissioni televisive di Achille Millo.A metà degli anni Settanta si diploma in chitarra classica al Conservatorio  di Santa Cecilia di Roma per poi conoscere un eccezionale successo in Giappone dove per tre anni di seguito spopola con un centinaio di canzoni classiche napoletane incise con Mario Ganci.Ha cantato praticamente tutto il repertorio classico accompagnato dalla sua chitarra e sicuramente occupa un posto di rilievo nella storia della canzone napoletana, buon allievo di Roberto Murolo.