Affreschi Yin

LACHESIS


  Ha 30 anni. E’ sempre puntuale e non ha mai saltato un appuntamentoSi sdraia sul mio divano affondando la testa nei cuscini.Due giorni fa le avevo prescritto Lachesis alla 1000K. Questa notte ha già sognato serpenti. “ La rabbia, quella forza che mi permette di uscire allo scoperto, comincia a farsi avvertire. E’ il primo gradino del risveglio. Ho trascorso un po’ di tempo a cercare di smussarla, reagendo alla negatività degli altri con comprensione. Ora sono in un altro momento e non ho più intenzione di essere compassionevole. Ovvero: la compassione non esclude necessariamente i propri punti di vista.”“…”“ A settembre mi sono posta come obiettivo lo stare bene nella mia casa. Ci sono riuscita così tanto che ora non riesco ad allontanarmene. Ho paura della forte nostalgia che mi assale di notte quando sono lontana dai miei figli. E nonostante ciò, nella mia casa non so più come ricaricarmi e calmare il mio scalpitio che ha voglia di altro. E’ necessario che io veda altro, oltre quello che ho. E’ necessario che non mi lasci trasportare da altro scegliendo solo possibilità comode o piacevoli. Bisogna invece costruisca da me la strada e le occasioni per sperimentarmi.La mia rabbia la manifesto in casa, dove, vista la mia incapacità di vivere altrove, ho cercato di adeguarmi il più possibile, creando spazi che poi tanto spaziosi non sono. Ma il marito e i figli che ne sanno? Si adeguano anche loro, godendo o sfruttando quello che ho da dare. Poi però il mio spirito si ribella non potendone più delle costrizioni e divento furente. Mi si vede quindi avanzare in modo diverso e restano allibiti.“ Cosa credete? Vi preparo da mangiare e faccio tutto in silenzio assolvendo i miei doveri, ma ho una vita dentro che mi reclama in modo differente.”Mi arrabbio con loro che l’hanno dimenticato, ma chi l’ha dimenticato sono solo io.Ho passato tante sere a crogiolarmi nel caldo delle pantofole, in casa, nei vestiti di lana che mi avvolgono e a disperarmi nello stesso tempo perché so che tutto questo non durerà in eterno. Temo di perdere anche la pseudo sicurezza alla quale sono approdata. Mi ritengo incapace di affrontare altro.Ora una parte di me chiede di uscire e avventurarsi nel mondo. In tal modo, forse, tutti quei pensieri malsani  non avranno più la stessa efficacia.Riempirmi la vita di piccole occasioni, che comunque non varcano più di dieci chilometri il  limite della mia abitazione, non mi permette di avvertire capacità creative.Maria, nonostante il suo tormento, ha fatto dei passi in più, portandosi appresso, in tragitti lunghissimi, le sue insicurezze. Perché di insicurezza si tratta.  Queste, non le hanno impedito di muoversi. E tutte le volte che ce l’ha fatta è stata un richiamo.Se le mie amicizie non mi soddisfano, dottore, è perché sono io insoddisfatta. Vorrei che mi mostrassero un senso, quando io il mio non l’ho mai colto.Con la terza assunzione di Lachesis il mio sangue, da fiume morto è passato ad essere fiume arido per poi diventare fiume in piena. Ha rotto gli argini del mio assorbente lasciando la sua presenza anche nella sedia che mi ospitava. Forse questa violenza o determinazione è il riflesso di un’altrettanta e necessaria determinazione nel tirare fuori le mie esigenze …”“Bene, vedo che sta facendo progressi. Le do un titolo per il nostro prossimo appuntamento. E’ una frase di Thomas Moore: I sogni sono una forma d‘arte creata dall’anima per la propria edificazione.Venga a me con sogni la prossima volta e vedremo cosa riuscirà ad elaborare.  Arrivederla.”