Affreschi Yin

LE PAROLE MENTONO PER SALVARSI


 Miriam sapeva chi era lui perché non era più giovane. Conosceva i trucchi. Avrebbe offerto il meglio. Preparato la strada a cadute morbide e salutari. Introdotto gli inganni, ma solo per far risplendere il suo trono. Conosceva  i segni e i simboli, il modo in cui si uniscono e, tramite loro, sapeva consigliare e rassicurare.Aveva passato da un soffio i sessantacinque.Al Bar - questo non c’entra con la trama, ma francamente mi affascina -  le sue amiche si sedevano ogni  giorno e parlavano come se il mondo avesse bisogno dei loro discorsi.-  Si, mi ha fatto arrabbiare di nuovo –-   Temo che non sia all’altezza  il tuo ometto, lo potresti schiacciare come una mosca.--    Non è mio il problema  -  rispondeva aggrottando le sopracciglia.Con un gesto della mano la pregava di allontanare la sigaretta che le procurava bruciore agli occhi.-   Bene, il dovere mi chiama. -- Come, alle dieci di sera? --  Il dovere è sfrontato, amica. Non c’è niente di peggio per rovinarti la vita. Il problema è che nessuna poveraccia può farne a meno. Mi porti il conto, per favore. -Queste   le ultime parole che pronunciò.Miriam pensava di poter trovare soluzioni magiche ai suoi problemi. E quando l’età la costrinse a prendere atto  della realtà comune, quella sua mania, coltivata nel tempo, continuò a regalarle soluzioni  inattese. Avrebbe dovuto addentrarsi nel trascurato mondo dell’anima solo per scoprire quanto profondamente le avrebbe potuto cambiare  la vita. Invece  osservava le sue emozioni senza scomporsi più di tanto.C’è sempre un modo per raccontare una vita.-   Ti giuro che questa storia non mi fa dormire. –-  Prendi un foglio , una penna e scrivi:"Le parole  mentono per salvarsi con il misterioso segreto della lingua umida."