Affreschi Yin

VERTIGO


 Tu, Maestro che perversamente mi nutri l’anima che ami l’oscuro con la devozione e la fedeltà di un Santo. Posseduto dal genio del mondo inferoquanto lo è un poeta che si arrende al sonetto d’Amore.Calata in te, nei bassifondi dell’eros nella feccia del comportamento umano tocco, assaggio, fiuto l’atmosfera di quest’angolo di anima.So che se volgo la testa disgustata perdo una parte di questo mistero e so anche che qualsiasi attrito può essere esattamente ciò di cui ho bisogno per approfondire la conoscenza.Ma fortunatamente tu non permettiche io giri la testa. E mi accompagni nello scoprire i tetri piaceri dell’anima.In quest’arena  si mostrano ai miei occhi eventi inconsueti. E’una sfida  entrarci. Non ne so nulla. Neanche se  saprò rinunciare a questa vertigine.  Sola con me stessa, priva di ancore .E in tal modo responsabile al massimo.