Affreschi Yin

UNA DOMANDA APPROPRIATA


 “ Sto ricamando una stoffa su cui sdraiarmi. Una, tipo tappeto volante o galleggiante e da lì osservo, mi bagno e mi avvolgo. La stoffa no, lei non serve ad avvolgermi, ma a sostenermi. E la faccio comoda. Resistente a mia insaputa. Per lasciarmi andare e godere.Ampia. Per ospitare.Come un uccello porto fili nuovi, a volte ruvidiPoi li assesto ben bene.Tralascio di guardare cosa ne viene fuori.Cerco solo di sentirla.E nuove mani il passato mi offre.I rifugi si apronoLa tartaruga si affacciaIl mondo lascia una scia di sorrisia tutto quello che cresce in amore.Ed io guardo, assaporomi introduco, vivo senza essere frettolosa, raggiungo. Certamente e non per caso.” Le Anziane sapevano  che tutto avrebbe preso una disposizione e l’avrebbero guidata. Così gli ingredienti si  sarebbero attratti per una specie di magnetismo inconscio o soprannaturale.“Butta dentro tutto ciò che avviene, piccola. Sarà poi il tuo spirito ad individuare il significato  e le parole da restituire” -  la incoraggiava Paolina dalla sua mole arcaica, sorridendo col ventre oltre che con la bocca priva di  denti.“ Puoi per ora, solo ascoltare affidandoti .Non ti crucciare se avverti  un senso superficiale. Scoprirai cosa ci cela sotto.” E Lei restava in attesa. Di  una domanda appropriata. Per  poter aprire e guardare.