Affreschi Yin

LETTERA AD UN' AMICA


 Eccomi Cara, il sole tramonta ma il cielo è ancora luminoso.Una montanara sana. Questa mi sento.Con le viscere sgombre e la forza dosata.Non mi perdo troppo in elucubrazioni, né stagnanti, né avvilenti.Voglio scegliere il meglio. Così come scelgo le verdure migliori sul bancone del fruttivendolo. E se non ci sono cerco altrove. Così mi impegno e così mi nutro. Non è stato facile e non è definitivo. Ma in qualcosa o in molto la vita mi è venuta incontro.Proprio oggi ho deciso di investire il mio spirito passionale nel lavoro, ma a dirti il vero questa passione ho avuto modo di scarnirla. Via gli aspetti più grossolani. Che non si manifesti troppo. Custodisco  però le braci e le alimento.Il lavoro dunque. E non solo. Altro compagno è lo studio. E’ l’olio dei miei ingranaggi cerebrali.Studio:1.       Spagnolo2.       La Kabbala3.       Astrologia4.       Le antiche civiltà musicali5.       Lo spirito bohèmmienne6.       Preparo lezioni collettive che riuniscano più classi, sulla musica indiana, africana e brasiliana. Assaporo il gusto del trasmettere non il “mio sapere” ma la percezione che ho di esso. Trovo anime affini.7.       Più perdo la vista (leggi presbiopia), più si apre la percezione della luce quando dipingo. ( Non male vero?)Mi piace cucinarmi, aumentando l’introduzione delle verdure e bilanciando tutto il resto.Mi piace scegliere poco nel molto che abbiamo e dedicare a quel poco atti d’amore.Mi piace vivere nell’ordine e nella solitudine. E questa è necessaria per organizzarmi la vita.Mi vesto di nero perché mi sento in lutto ma , come ad ogni “vedova” accade, una nuova e sconosciuta energia si manifesta.Le tristezze e le malinconie mi visitano. Quotidianamente, ma un sapere silenzioso avanza.Ho comperato tre tipi di the che riuniscono l’accostamento di sapori nuovi e inusuali per il mio palato, con cui rinfrancarmi nelle soste pomeridiane o nei break mattutini.Cago stupendamente.Entro in questo inverno che attendo più freddo.Mia madre mi ha insegnato a resistere. Col suo esempio. Senza parole.Spesso o inaspettatamente mi sale una commozione o semplicemente un  pianto accorato. Accolgo anche questo. In solitudine. Ed è stato possibile perché ho curato e curo i miei rifugi: la mia casa e la mia anima.Il ritiro necessario per ricontattarmi e scoprirmi. Ero lì, in attesa che lo facessi. Mi sono trovata lì, che aspettavo. E sono ancora lì che aspetto di continuare a percorrere questa strada fredda, notturna, illuminata da una luna fendente, con i polmoni che incamerano aria stupenda.Fredda, lucida, inebriante pulizia sale dal fondo e mi ammaestra.Il contatto quotidiano con la natura mi è vitale.Solo ieri scrivevo: “Il giorno procede lento: pochi piaceri ho saputo trovare e, per quanto mi freni, una ribellione impotente mi sovverte l’umore. Cosa vado cercando ? Lo Splendore.”Oggi percezioni luminose e forza fisica. Questi i doni.Ti auguro altrettanto Amore mio.Pacatissima