Asini

Post N° 17


"""""La Comunità"""""""""""Tu cosa ne pensi"""Il Vaticano "stoppa" Obama Il Ministro della Sanità del Papa nega l'utilità delle cellule staminali embrionali, un campo sul quale il neo-Presidente USA vuole aprire. La bioetica sarà certamente uno dei campi sui quali si aprirà un confronto fra i vescovi Usa e la Santa Sede da una parte e la nuova presidenza degli Stati Uniti. Oggi è tato pronunciato un chiaro "no" verso le cellule staminali embrionali, perché "non servono a nulla e finora non c''è mai stata una guarigione"; sì invece alle cellule staminali adulte e a quelle del cordone ombelicale. E' la posizione del Vaticano, espressa dal cardinale Javier Lozano Barragan, presidente del Pontificio Consiglio per la Salute, alla domanda se il Vaticano è preoccupato per la posizione di Barack Obama su questo tema. "Le cellule staminali sono veramente da considerare secondo i progressi della scienza attuali. Gli scienziati lo dicono chiaramente - ha detto Barragan, presentando in Vaticano la Conferenza Internazionale sul tema ''La Pastorale nella cura dei Bambini malati'', dal 13 al 15 novembre - fino adesso le cellule staminali embrionali non servono a nulla e finora non c''è mai stata una guarigione. Quelle che invece hanno una valenza positiva sono quelle del cordone ombelicale e le cellule staminali adulte". Alla domanda sul rapporto tra scienza e fede, Barragan ha risposto: "In linea di massima non c''è nessuna contraddizione tra scienza e fede. Se noi consideriamo che ogni persona ha una grande dignità - ha aggiunto - mai si può prendere una persona per un mezzo. Il principio fondamentale è questo: ciò che costruisce l''uomo è buono, quello che lo distrugge è cattivo. Nessun uomo - ha concluso - può essere usato come mezzo per far vivere un altro. È eticamente inaccettabile". Infine, Barragan ha messo in guardia da una mentalità malthusiana. "Non si vuole controllare la demografia, ma eliminare la nascita specialmente nei paesi poveri". Sono "troppi", secondo il cardinale Javier Lozano Barragan, presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, i neonati che muoiono ogni anno entro i primi 26 giorni di vita: sono circa 4 milioni - ha detto il porporato presentando in Vaticano la Conferenza Internazionale sul tema ''La Pastorale nella cura dei Bambini malati'', promossa dal Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari dal 13 al 15 novembre in Vaticano. "Occorre fare ogni sforzo per salvarli - ha aggiunto Barragan - assicurando loro la massima assistenza, sanitaria e spirituale". Il porporato ha inoltre elencato alcuni dati significativi: "Nello scorso decennio oltre due milioni di bambini sono stati uccisi nel corso di conflitti armati, 6 milioni sono rimasti invalidi, decine di migliaia sono stati mutilati dalle mine antiuomo, mentre, di recente, sono stati reclutati 300.000 bambini soldato. Oltre 4 milioni e 300 mila bambini sono morti di Aids, ogni giorno, solo in Africa - ha aggiunto - settemila sono colpiti dal virus, e si contano già in oltre 14 milioni gli orfani a causa di questa malattia. La povertà resta la causa principale delle malattie dell''infanzia. Un miliardo e duecento milioni di persone vivono con meno di un dollaro al giorno. Perfino nei Paesi più ricchi, un bambino su sei vive sotto il livello di povertà. Il problema della droga, poi, si è esteso in proporzioni allarmanti anche agli stessi centri scolastici infantili. Il 30% dei bambini con meno di cinque anni soffrono la fame o sono mal nutriti, mentre il 50% di tutta la popolazione dell''Africa sub-sahariana non ha accesso all''acqua potabile". articolo di Marco Tosatti -copiato dal sito :La Stampa .it