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Lettera d'amore


Caro amore,ti scrivo perché sento ancora forte il desiderio di parlare, confrontarmi e condividere pensieri stracciati; perché so che la complicità che ci univa (che ci unisce?)non potremmo condividerla più con nessuno, almeno in maniera così intensa, totale ed inverosimilmente perfetta al punto da palesarsi a chiunque ci abbia visto insieme. Ti scrivo perché tante volte mi hai chiesto “Come mi vedi, cos’è che vedi” e ti ho dato solo frasi incompiute e parole balbettate, ma soprattutto ti scrivo perché credo che tu non abbia ancora compreso che cosa sia accaduto, perché il nostro meraviglioso viaggio sia stato interrotto senza neanche darci modo di abituarci (se mai ci si possa abituare) di rassegnarci al distacco.Io perlomeno provo ancora forte il dolore di un cordone ombelicale che ci univa ed ora mi sta strappando i visceri. Una volta mi hai detto che per certi versi, per ciò che concerne il tradimento per intenderci o quelle che tu chiami “una scopata”, non potremmo mai capirci perché io sono una donna e tu un uomo.Consentimi di dissentire; conosco uomini, grandi uomini, (e mio padre ne è un esempio) che non hanno mai tradito la propria donna neanche nei momenti più difficili, eppure fisicamente sono stati attratti da tante altre donne in tante circostanze.Vedi amore, un uomo non si vede da quante donne riesce a scoparsi (questo sarebbe concepibile per un animale, ma la differenza tra l’uomo e la bestia è proprio nella corteccia cerebrale, sede delle emozioni, dell’etica, del linguaggio, della morale e tanto ancora: l’uomo ne è dotato, l’animale no)Un vero uomo lo riconosci da come ama la sua donna e da come viene amato, dalla capacità di rapportarsi a lei, di sacrificare qualche istinto pur di rispettarla ed essere rispettato, dall’abilità di costruire un cammino insieme dove tutte le nuove esperienze vengono vissute, assaporate ad unisono.(Ricordi “Metamorfosi di Pictor”? Mi piacerebbe la rileggessi ora)Un vero uomo lo riconosci dal suo sorriso di fanciullo e dalla sua integrità, perché tutti sanno farsi “una scopata”, tutti, ma pochi riescono ad amare, ad essere amati e a tenersi stretta la propria compagna.Un vero uomo compie delle scelte e se ne assume la responsabilità. Un tempo mi hai detto di non saper amare ed hai paragonato il tuo cuore ad un pezzo di plastilina indurito. Neanche su questo sono d’accordo.In primo luogo credo (forse perché ne ho bisogno per sopravvivere) che tu mi abbia amato e l’amore non ha parametri, né unita di misura: si ama e basta, né molto, né poco; né di più, né di meno. L’amore ha mille sfumature, ma è pur sempre amore. Credo che tu mi abbia amato perché l’ho letto mille volte nei tuoi occhi, perché, anche se temevi i miei sguardi in pubblico, sei stato più volte tradito dai tuoi sguardi. Lo credo perché l’ho sentito vibrare in te, perché nonostante tu dica che la gelosia sia una cosa stupida l’hai sperimentata quel giorno che io, per metterti alla prova, mi sono allontanata con Luca e gli occhi mi ridevano, perché, al di là del vetro, mentre parlavo con lui di cose più o meno banali, ricevevo paradossalmente un grande dono: il tuo tormento.No, il tuo cuore non si è indurito e inaridito, il tuo cuore è fragile e delicato ed i suoi limiti sono solo i limiti che tu gli dai; è un cuore che ha sofferto tanto da sentire il bisogno di proteggersi: è un anemone di mare che nella sofferenza tende a chiudersi, che sfiorato dalla corrente chiude la sua corolla.E’ davvero incredibile (e parlo anche per me) come spesso usiamo gran parte della nostra energia solo per bloccare l’energia stessa. Ma io e te sappiamo bene che una famiglia non è “ognuno per la sua strada”, non è così, sappiamo che una famiglia pranza insieme, cena insieme, si diverte insieme, soffre insieme, dorme con le gambe intrecciate e fa l’amore insieme…cammina mano nella mano.Il mio solo timore è che ciò che è accaduto tra noi venga tradotto dal tuo “io” come ulteriore abbandono, perché così non è, è piuttosto il contrario: io mi sono sentita tradita, offesa, umiliata, USATA e così ho cercato di ferirti, di scatenare in te una qualunque reazione, a qualunque prezzo.Ho avuto solo SILENZI.(continua…)Donatella De Bartolomeis