8 Marzo 2014 Non fatemi gli auguri, vi prego... ho sempre detestato vedere la giornata dell'8 marzo ridotta ad una festa ... mal sopportato i gruppetti di donne che per l'occasione si ritrovano in pizzeria o peggio che vanno a vedersi uno strip-tease di qualche macho-oggetto. Detesto però anche leggere che c'è chi, come Alessandra Verdini, vorrebbe abolire l'8 marzo perché "semplicemente una festa socialista e comunista". Lo so che l'origine della giornata della donna è stata un po' romanzata, ma resta comunque vero che è nata e cresciuta negli anni, per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo. Non voglio quindi mimose per un giorno all'anno (che poi sono fiori tremendamente puzzolenti), ma..... voglio 364 giorni di festa per tutte le donne che amano le cose semplici, che sono autoironiche, per tutte quelle che sanno soffrire ed amare. Voglio 364 giorni all'anno dedicati a quelle donne che sanno dare senza aspettarsi di ricevere, a quelle che sanno vedere anche ad occhi chiusi e quelle che son capaci di stare sole per capirsi dentro..... a quelle che camminano a piedi nudi su un prato, ed a quelle che hanno il coraggio di ribellarsi a situazioni di ingiustizie e di prepotenze. Quando finiranno le discriminazioni sul lavoro, la mercificazioni del corpo femminile, gli stupri ed i femminicidi.... Ecco... allora potrò fare festa.